Il piano emerso nella cabina di regia presieduta dal premier Mario Draghi, è stato approvata all’unanimità. La scelta è puntare sulla gradualità delle misure, soprattutto per cercare di capire quali sono le attività che più incidono sull’aumento dei contagi. Il coprifuoco quindi slitterà da domani alle 23, dal 7 giugno alle 24 per sparire completamente dal 21 giugno.
Soddisfazione per la proposta del premier Draghi, che disegna un percorso di gradualità sulle riaperture, basato sull’evidenza scientifica. Questa è la posizione espressa dal ministro della Salute Roberto Speranza, ma anche dal leader della Lega Matteo Salvini e dal segretario del Pd Enrico Letta. Unica voce fuori dal coro quella di Giorgia Meloni: “Il Governo Draghi respinge ancora una volta la proposta di Fratelli d’Italia di abolire subito e completamente il coprifuoco”.
Il divieto di spostamenti dovuti a motivi diversi da quelli di lavoro, necessità o salute, a oggi previsto dalle ore 22 alle 5, sarà ridotto di un’ora, e rimarrà quindi valido dalle 23 alle 5. A partire dal 7 giugno invece, sarà valido dalle 24 alle 5.
Il premier poi durante la riunione ha ricordato che il programma sarà attuato sempre se i dati sul Coronavirus permetteranno l’ammorbidimento graduale della restrizione.
Coprifuoco spostato alle ore 23. Dal 7 giugno via al coprifuoco a partire dalle 24. Dal 21 giugno invece ci sarebbe il superamento totale del coprifuoco.
Dal 1 giugno i ristoranti e i bar potranno aprire sia a pranzo che a cena anche al chiuso.
I matrimoni invece potranno ripartire dal 15 giugno, ma solo con il green pass, cioè la certificazione di avvenuta vaccinazione o tampone, per i partecipanti.
A partire dal 1 giugno Friuli Venezia Giulia, Molise e Sardegna saranno zona bianca. E, se questo trend di contagi si manterrà tale, dal 7 giugno anche Abruzzo, Veneto e Liguria potranno entrare in zona bianca. Nelle regioni in zona bianca valgono solo le regole di comportamento (quindi mascherina e distanziamenti). Non c’è invece coprifuoco.
Le palestre riapriranno il 24 maggio, le piscine al chiuso invece il 1 luglio. Secondo il programma poi l’apertura dei parchi tematici è prevista il 15 giugno.
Gli esercizi commerciali in mercati e centri commerciali, gallerie e parchi commerciali nelle giornate festive e prefestive potranno riaprire dal 22 maggio.
Per quel che riguarda invece eventi e manifestazioni sportive, la presenza del pubblico è autorizzata dal 1 giugno all’aperto e dal 1 luglio al chiuso, secondo i limiti già fissati (capienza non superiore al 25% di quella massima e comunque non superiore a 1000 persone all’aperto e 500 al chiuso), e non più solo per le competizioni di interesse nazionale.
Ancora nessuna data di apertura per le discoteche, sale da ballo, all’aperto o al chiuso, che restano perciò chiuse.
Il programma deciso nella cabina di regia prevede la riapertura dal primo luglio delle attività di sale giochi, sale scommesse, sale bingo e casinò.
Anticipata la riapertura al 15 giugno per i parchi tematici e di divertimenti.
Gli impianti di risalita in montagna invece riapriranno dal 22 maggio, alle condizioni indicate dalle linee guida.
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