La battaglia contro il Covid non è ancora finita, poiché la sua diffusione è, comunque, sempre presenti. Ma il nuovo Governo, a guida Giorgia Meloni, ha intenzioni di rivedere tutte le regole che abbiamo imparato a conoscere fino ad ora.
Cambieranno, in particolare, le norme che regolano l’obbligatorietà dei vaccini. Vediamo insieme in cosa consistono.
Governo nuovo, norme nuove. Stiamo parlando della pandemia da Covid che, purtroppo, in tutto il mondo, non accenna ad arrestarsi. Nel corso di questi due anni, abbiamo convissuto con regole, mascherine, vaccini da fare e distanziamento sociale. Ma, con il nuovo Governo a guida Meloni, la situazione sembra cambiare.
La neo presidente del Consiglio italiano è stata chiara: ci sarà una nuova modalità di gestione della pandemia, in modo da imparare, nel caso di una nuova ondata e per tutte le prossime e possibile pandemie future, da quello che è stato fatto negli anni precedenti.
Il modello adottato dal precedente esecutivo non sarà di certo replicato e, a dare man forte a questa nuova decisione è anche il neo ministro della Salute, Schillaci: “Oggi la malattia è completamente diversa” – ha dichiarato. E per questo motivo, continua il Ministro, si farà di tutto affinchè ci possa esser sempre più un graduale ritorno alla normalità ed alla libertà da questi vincoli, per due anni adottati.
Cosa cambierà in definitiva? È la stessa presidente meloni ad affermare, sia nel suo discorso di insediamento alla Camera dei Deputati che al Senato, che di certo non si può escludere una nuova ondata Covid o la presenza, in futuro, di altri tipi di pandemie. Quello che è certo, afferma Giorgia Meloni, è che bisogna imparare da ciò che è stato prima, dalle precedenti pandemie, per poter agire in maniera diversa.
Per la neo presidente del Consiglio, l’Italia è stato il Paese “che ha adottato le misure più restrittive” dell’intero Occidente, limitando le libertà personali fondamentali e, nonostante questo, è stato anche uno dei Paesi con i peggiori dati di mortalità e contagi.
Da qui, la sua decisione di non replicare il modello usato dai suoi predecessori in termini di controllo pandemia. E su questo, a darle un aiuto maggiore, sarà anche il neo Ministro della Salute, Schillaci. Nuove regole in vigore a partire già dal prossimo 1 novembre.
Decadrà, infatti, l’obbligo dell’uso della mascherina sia nelle Residenze Sanitarie per Anziani che in ospedale, ma anche nei centri diagnostici e nei vari ambulatori. E il Governo, come si apprende da fonti interne, non è intenzionato a rinnovarlo.
Per i sanitari, il prossimo 31 dicembre, decadrà anche l’obbligo vaccinale e, anche in questo caso, non sarà intenzione del Governo di riproporlo. Saranno, anche, cancellate le multe (sarà descritto nel “Decreto Aiuti”) a tutti gli over 50 che non hanno provveduto alla loro immunizzazione, come la legge prevedeva, entro il 15 giugno scorso.
Ciò che potrebbe restare è, soltanto, l’uso della mascherina a lavoro dove non si rispetta la distanza di sicurezza. Ma anche qui, il prossimo 4 novembre, ci sarà un incontro fra Governo e parti sociali per decidere sul da farsi.
L’unica cosa che resterà in vigore è l’obbligo del Green Pass all’interno delle strutture sanitarie. Si studia, invece, un metodo per portare la ventilazione meccanica nelle scuole, sui mezzi di trasporto e negli uffici, per il ricambio d’aria continuo ed evitare, quindi, la diffusione del virus, non portando più le mascherine.
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