Secondo gli esperti non ci sarebbero controindicazioni nella vaccinazione contro l’influenza e quella anti-Covid: “Efficace anche la doppia somministrazione”.
In arrivo una nuova ondata Covid, che potrebbe essere accompagnata dalle influenze stagionali. Per “stimolare maggiormente il sistema immunitario” gli esperti consigliano la doppia vaccinazione, evitando così che i sintomi si possano sovrapporre.
Nonostante i decreti riguardanti restrizioni e mascherine non siano stati prorogati, nella maggior parte dei casi, l’autunno appena cominciato e il prossimo inverno saranno quasi sicuramente protagonisti di nuove ondate influenzali.
Dalla giornata di ieri, primo ottobre, non sono più obbligatorie infatti le mascherine sui mezzi di trasporto pubblico, così come sui posti di lavoro – nel privato – eccezion fatta per qualche “invito alla prevenzione” in determinate situazioni.
Ma non è ancora il tempo di eliminare la quarantena, secondo medici e scienziati, che guardano all’incombente arrivo dell’influenza stagionale e predicano cautela. Si, perché l’influenza promette già 7 milioni di casi tra gli italiani, i quali potrebbero anche venire colpiti in contemporanea dal Covid.
Per scongiurare il sovrapporsi dei due sintomi, dunque, gli esperti consigliano non solo la vaccinazione contro il coronavirus, ma nella stessa seduta quella all’influenza stagionale appunto.
Una doppia dose, da effettuare anche in contemporanea, che secondo il professor Massimo Andreoni dell’Università di Tor Vergata potrebbe stimolare una maggiore risposta del sistema immunitario.
Il direttore scientifico della società italiana Malattie Infettive, soffermandosi sui soggetti più deboli e maggiormente a rischio è sicuro, ha commentato: “La co-vaccinazione è fortemente raccomandata”. Scienziati e medici hanno paragonato la combinazione dell’influenza e del Covid, che potrebbero accavallarsi a una sorta di “tempesta perfetta”.
Una tesi del doppio vaccino, con una siringa per braccio, sostenuta anche dai ricercatori inglesi che recentemente hanno pubblicato il loro studio sulla rivista Lancet.
Nessuna nuova ondata secondo Fabrizio Pregliasco invece, che paragona piuttosto l’impennata di casi nel periodo invernale a un’onda. L’immunizzazione, tra vaccinati e guariti dal Covid, ha ormai raggiunto buoni livelli. Dunque secondo il virologo dell’Università di Milano non dovremmo assistere a un picco di contagi come lo scorso autunno.
Pregliasco sulle restrizioni e sugli obblighi come la mascherina è d’accordo alle recenti misure adottate dal governo di non prorogare l’obbligo sui mezzi pubblici, ma ricorda l’importanza delle protezioni individuali nei luoghi pubblici affollati.
Riguardo alla questione vaccini, il virologo della Statale di Milano torna a parlare di immunizzazione totale, coinvolgendo tutta la popolazione per la quarta dose, anche i bambini. “Male non fa, e avrebbe ripercussioni positive su tutta la popolazione“.
In prospettiva inoltre, secondo Pregliasco, ci sarà anche la possibilità di eliminare definitivamente la quarantena. Una misura che però non è ancora il tempo di adottare, ma dovrà essere presa in considerazione in progressione con la raccolta dei dati epidemiologici.
Del resto, conclude nel suo recente intervento per La Stampa, secondo il virologo prima o poi si arriverà a chiedere alla popolazione la somministrazione del vaccino solamente una volta l’anno, proprio come per il vaccino anti influenzale.
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