Il Covid continua a destare preoccupazioni: stanno aumentando (di nuovo) i contagi. Ma non è solo questo il problema, anzi questo è il male minore se si pensa che solo nell’ultima settimana il numero complessivo dei ricoverati, tra terapia intensiva e reparti, è cresciuto del 39,7%. Preoccupa soprattutto la situazione del Veneto, in cui i contagi sono cresciuti di 8 volte in soli 7 giorni.
Il Covid non ci ha mai lasciati: il fatto che stia dando meno problemi, che i sintomi attualmente siano meno gravi, che le restrizioni siano ormai quasi del tutto sparite, non significa che è arrivato il momento di abbassare la guardia. Il pericolo non è scampato, è ancora presente, è solo meno evidente. I contagi, infatti, stanno ricominciando a salire, così come il numero dei ricoverati, sia nelle terapie intensive che nei reparti.
Il Covid continua a rappresentare un problema serio, reale, tangibile. Lo abbiamo visto indebolirsi durante l’ultimo anno e mezzo – probabilmente con la complicità dei vaccini – e credevamo che il pericolo fosse scampato. Ma quando si tratta di questo virus, per quanto possiamo vincere tante battaglie, vincere la guerra è davvero complesso.
I contagi, infatti, stanno già aumentando. Ma non è neanche tanto questo a spaventare, soprattutto alla luce del fatto che negli ultimi mesi (compresa l’estate), abbiamo assistito ad un andamento non lineare della curva, quindi potevamo aspettarci una nuova risalita. Quello che spaventa è che crescono anche i posti letto dei pazienti ricoverati, sia nei reparti ordinari che in terapia intensiva.
E non finisce qui, perché come si leggeva nella bozza della circolare: “Nel caso di un sensibile peggioramento dell’epidemia, si potrà valutare l’adozione temporanea di altre misure, come il lavoro da casa o la limitazione delle dimensioni degli eventi che prevedono assembramenti, garantire un’adeguata ventilazione negli ambienti chiusi è una misura fondamentale per ridurre il rischio di trasmissione del SARS-CoV-2 e di altri virus respiratori”.
Il discorso però è che lo stesso Speranza ha smentito la veridicità di questa circolare, affermando che per adesso “prosegue il monitoraggio del quadro epidemiologico e si continua a raccomandare la quarta dose per fragili e over 60”. Insomma a quanto pare queste misure ora come ora non sono previste. Ma visto l’andamento del virus non ci resta che aspettare e vedere cosa accadrà tra la fine dell’autunno e l’inverno.
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