Il tasso di positività è rimasto stabile rispetto alla giornata di ieri. Scende il numero dei positivi e dei tamponi: 41 i decessi.
Il ministero della Salute ha fornito i dai relativi all’aggiornamento giornaliero sui casi positivi, i ricoverati e i guariti. Il bollettino Covid di oggi 9 ottobre, con 170.238 tamponi processati, contro i 215.035 di sabato, 8 ottobre. Sale l’indice Rt rispetto alla scorsa settimana.
Come ogni giorno il ministero della Salute ha fornito i dati riguardanti l’andamento della pandemia, per la giornata di oggi 9 ottobre. Sui 170.238 tamponi processati, come al solito in calo nel weekend rispetto alle medie di 200mila e 300mila della settimana, sono 34.444 i nuovi positivi in Italia.
Numeri che come abbiamo imparato ormai a leggere vanno visti però sotto il profilo del tasso di positività e dell’indice di trasmissibilità. Sono infatti quasi 45mila i positivi in meno rispetto a sabato, ma il tasso di positività rimane stabile, sul 20,2% rispetto al 20,3% della giornata di ieri.
Sono invece 41 i decessi, mentre ieri ne erano stati notificati 60. L’indice di trasmissibilità Rt è salito, secondo quanto riferito dall’Istituto Superiore della Sanità a 1,18. La settimana scorsa invece il valore di Rt era stato di 1, ma anche l’incidenza fa un balzo in avanti, attestandosi sulla cifra di 441 casi per 100mila abitanti.
Se il numero di ricoverati rimane sotto la soglia d’allerta in tutta Italia però, nonostante numero non proprio confortanti di questi giorni, salgono a sei le Regioni e le Province autonome considerate a rischio alto.
Secondo un recente studio pubblicato sul bollettino dei Centers for Disease Control and Prevention, la quarta dose ridurrebbe non solo del 90% le possibilità di morte, ma anche del 74% le possibilità di contrarre una grave forma di infezione da Covid per le persone anziane.
Il cosiddetto doppio booster dunque, come spesso in questi giorni sottolineato dagli esperti e dai medici del nostro Paese, potrebbe diventare l’arma per combattere la variante Omicron per la popolazione a rischio, fragili e anziani.
Nel dettaglio i ricercatori hanno condotto gli studi su 200 strutture per anziani, confrontando le cartelle di 1.902 pazienti anziani che avevano ricevuto quattro dosi e altri 1.902 pazienti che avevano invece ricevuto solamente il booster.
Sono stati 3 i ricoverati con la quarta dose e 9 quelli con la terza dose, mentre il rischio si è abbassato del 60%. I casi di infezione grave, rispettivamente nei due gruppi, sono stati 4 e 16. I decessi 1 contro 8, con una riduzione dei decessi dell’89,9%.
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