Sono 25.554 i nuovi positivi al Covid in Italia nella giornata di oggi, 23 ottobre: 52 le vittime, tasso in calo rispetto a ieri.
Scende di quasi un punto di percentuale il tasso di positività rispetto a ieri, e la discesa continua anche rispetto alla scorsa settimana. Leggerissimo aumento nelle terapie intensive, mentre sono 40 le vittime in meno rispetto alla giornata di ieri. Intanto l’Istituto Superiore della Sanità comunica: “Il virus è meno letale“.
Se la scorsa settimana il tasso di positività si aggirava introno al 18,7% (dati di venerdì 15 ottobre, mentre domenica scorsa era al 17,2%) nella giornata di oggi, a fronte dei 161.787 e dei 25.554 nuovi positivi, il tasso è al 15,7%. Esattamente tre punti percentuali in 10 giorni. Un dato che racconta l’effettiva discesa dei contagi, e di un trend nel nostro Paese in questo momento incoraggiante.
Nella giornata di ieri invece il tasso di positività era arrivato al 16,25%, con 31.775 nuovi positivi e 92 decessi. Nella giornata di oggi sono invece 29.400 i guariti, per un totale di 22.649.684 dal 2020.
Leggerissimo aumento nei ricoveri dei pazienti in terapia intensiva, con un +2 rispetto a ieri, mentre quelli nei reparti ordinari calano di 30 unità. Ieri i tamponi erano stati 195.575, oggi invece come detto poco più di 160mila, come al solito in calo durante la domenica e i giorni feriali.
In totale, dall’inizio della pandemia, le persone risultate positive al Covid sono state – tenendo conto di tutti i guariti e dei deceduti – 23.348.000; 178.594 invece le vittime. In questo momento sono 512.551 le persone in isolamento domiciliare in Italia, -3.871 rispetto a ieri.
Secondo quanto comunicato nelle ultime ore da parte dell’ISS, il Covid sarebbe diventano meno letale con il passare del tempo. E i numeri parlano chiaro, se confrontati infatti a quelli di inizio pandemia. La mortalità è passata dal 19,6% del 2020 allo 0,2% dell’agosto del 2022.
Diversi i fattori in gioco, tra le tecniche di contenimento, la sorveglianza dei positivi, ma soprattutto l’impatto dell’infezione dopo la vaccinazione.
Nel gennaio del 2021 questo stesso dato, ossia il “case fatality rate“, era sceso già al 2,4% in Italia. Anche in Europa, secondo quanto comunicato nel recente report dall’Istituto Superiore della Sanità, il Cfr risulta in linea con quello del nostro Paese.
Il valore di 19,6%, altissimo, della prima fase di pandemia era probabilmente legato anche alla difficoltà di diagnostica della malattia, considerando anche che il numero di tamponi dal febbraio del 2020 a oggi è passato da 3.110 di media al giorno a 146.000.
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