Lo ha reso noto il ministero della Salute in una circolare. Raccomandato ai fragili di età compresa tra i 6 mesi e i 4 anni.
C’è anche la disponibilità alla somministrazione per i più piccoli che non presentano patologie.
Il vaccino di Pfizer/BioNTech contro il Covid potrà essere somministrato anche ai bambini di età inferiore ai cinque anni. Lo ha fatto sapere il ministero della Salute diffondendo una circolare che ne estende l’utilizzo anche alla popolazione nella fascia di età compresa tra i sei mesi e 4 anni.
La raccomandazione alla vaccinazione riguarda in particolare i più piccoli “che presentino condizioni di fragilità, tali da esporli allo sviluppo di forme più severe di infezione da Sars-Cov-2″ recita la circolare. La fragilità è determinata sulla base della presenza di alcune patologie o condizioni.
Nel documento firmato da Giovanni Rezza, direttore generale della Prevenzione, viene inoltre specificato che “tenuto conto dell’indicazione di utilizzo autorizzata” dalle agenzie del farmaco europea e italiana “Ema e Aifa, tale vaccino potrà essere reso disponibile anche per la vaccinazione dei bambini, nella fascia di età sei mesi – quattro anni (compresi), che non presentino tali condizioni, su richiesta del genitore o di chi ne ha la potestà genitoriale.”
La circolare odierna ha reso poi disponibile anche la formulazione bivalente original/Omicron BA.4-5 del vaccino Spikevax di Moderna. Precedentemente avevano dato luce verde anche Ema e Aifa.
In Italia ci sono poco meno di 50 milioni di persone vaccinate con ciclo primario, esattamente 49.998,016. Si tratta dell’84,37% della popolazione totale. Il 68,15% ha fatto la terza dose e l’8,92% anche la quarta. La regione con più vaccinati con quarta dose è il Piemonte, quella con meno invece è la Calabria. Con questa nuova circolare la platea si amplia e la campagna di vaccinazione va a includere anche i fragili under 5, ossia i piccoli dai sei mesi ai quattro anni. I più vaccinati sono gli over 80 perché sottoposti a obbligo vaccinale, mentre quelli meno vaccinati sono i giovanissimi tra i 5 e gli 11 anni a cui la raccomandazione è stata estesa molto più di recente.
Il bollettino settimanale rilasciato dal ministero conferma il lieve calo della curva epidemica nella Penisola. I decessi però sono aumentati. Tra il 28 novembre e il 4 dicembre l’Italia risulta essere il paese che in Europa ha avuto più morti.
Nella settimana compresa tra il due e l’otto dicembre sono stati registrati 221.154 nuovi casi positivi, in diminuzione del 2.8% rispetto alla settimana precedente in cui c’erano stati 227.440 nuovi positivi. I deceduti sono 686, in aumento dell’8% rispetto all’ultima settimana di novembre in cui erano stati 635.
Il tasso di positività al Covid è in leggero aumento nell’ultima settimana. Si attesta al 17.6% rispetto a sette giorni fa quando era al 17.2%. Sono stati eseguiti 1.256.722 tamponi, in calo del 5.2% rispetto alla scorsa settimana.
Secondo l’Organizzazione mondiale della Sanità (Oms), la variante Covid più diffusa al mondo è quella di Omicron 5 che in un anno ha soppiantato la Delta. Aumenta la diffusione della sottovariante denominata Cerberus.
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