Dall’ultimo report settimanale stilato dal ministero della Salute e l’Istituto Superiore di Sanità riguardo al Covid, giungono delle buone notizie: il documento evidenzia la discesa dei casi nel nostro Paese. In calo, quindi, Rt, incidenza e ricoveri ospedalieri.
Il report settimanale, dal 28 gennaio al 2 febbraio, segnala 58 casi ogni 100.000 abitanti contro i 65 della settimana precedente.
A quasi tre anni dal primo lockdown, la situazione Covid in Italia è decisamente migliore. Secondo l’ultimo monitoraggio settimanale stilato dal ministero della Salute e l’Istituto superiore di Sanità, il virus in maniera graduale sembrerebbe regredire.
I numeri sono in calo per quando riguarda l’Rt, cioè l’indice di trasmissibilità, l’incidenza e le persone ricoverate presso i reparti ospedalieri. Una situazione in netto miglioramento rispetto le settimane precedenti.
“Il tasso di occupazione in terapia intensiva è in calo all’1,8% contro il 2,1% della settimana dal 20 al 26 gennaio”.
Queste le parole riportate dalla Cabina di regia Iss-ministero della Salute; il report ha evidenziato l’incidenza come sia calata: su 1000 mila abitanti le persone che hanno contratto il virus sono solamente 58, secondo l’ultimo monitoraggio dal 27 gennaio al 2 febbraio, contro i 65 della settimana precedente.
Per quanto riguarda, invece, l’Rt, l’incide di trasmissibilità, il monitoraggio segnala che nel periodo tra l’11 e il 24 gennaio è stato pari a 0,68, in calo rispetto la settimana precedente e sotto la soglia epidemica.
Il report settimanale, pubblicato dalla cabina di regia del ministero della Salute e l’Istituto superiore di Sanità, si occupa anche di verificare quali siano le regioni a rischio in tutto lo stivale.
Nella settimana che sta per concludersi, a livello territoriale, solamente una regione risulta essere a rischio a causa di molteplici allerte di resilienza. Le restanti, due sono a rischio moderato e le altre 18 sono state classificate a rischio basso.
A commentare il report settimanale stilato dal ministero della Salute e dall’Istituto superiore di Sanità ci pensa il direttore di Malattie infettive dell’Ospedale San Martino di Genova, Matteo Bassetti:
“Sono più di 2 mesi che il Covid non è un problema. Abbiamo pochissimi pazienti: ci sono gli ematologici, gli immunodepressi, oppure grandi anziani”.
Queste le parole rilasciate dal medico, il quale ha classificato il virus come una semplice infezione alle vie respiratorie, diventato del tutto comune. D’altronde, i numeri in discesa, ormai, parlano chiaro. Il Covid non spaventa più come tre anni fa, quando ancora tutto il mondo era ignaro.
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