Il Covid riprende la sua corsa in Italia e comincia, di nuovo, a far paura. Gli esperti sono cauti ed invitano la popolazione selezionata (over 80, over 60 e fragili) ad avvicinarsi senza paura alla quarta dose. Intanto, anche l’indice RT resta stabile.
Ma ciò verso il quale siamo diretti in autunno sarà una doppia dose di vaccino per tutti. Cerchiamo di capire insieme.
Covid: in Italia si riparte con gli hub vaccinali
Il virus continua a circolare indisturbato, anche se i vaccini hanno appianato la sua attività aggressiva. Ma sono le varianti Omicron, questa volta, a preoccupare maggiormente la diffusione del Covid. Perché, se da un lato i ricoveri in ospedale ci sono, ma non sono i numeri esorbitanti che abbiamo conosciuto prima dell’avvento dei vaccini, dall’altro lato invece c’è una maggiore e più facile trasmissibilità delle varianti stesse.
Che fare allora? I Governi corrono ai ripari. L’Europa ha invitato e raccomandato, con una nota diffusa in tutti i Paesi membri, ad ampliare ancora di più la platea di coloro ai quali è destinata la quarta dose: non più solo over 80 e pazienti fragili, ma anche gli over 60.
Dal canto suo, l’Italia e tutte le Regioni si stanno preparando di nuovo per riaprire tutti gli hub vaccinali in modo da dare ampio spazio (oltre che convincere) il maggior numero di persone a vaccinarsi con il richiamo. Vaccino che, non tutti vogliono fare, sempre per la concezione che “non sia quello aggiornato” con le varianti Omicron 4 e 5.
Sta di fatto che, almeno per quel che riguarda il nostro Paese, in questa settimana la crescita dei nuovi casi di contagio è leggermente rallentata ma, ciò che preoccupa è purtroppo, il numero delle vittime che invece sale. Il tasso di positività si è fermato al 26% mentre l’RT viaggia intorno al 1,34.
Rt e la possibilità di una doppia dose di vaccino in autunno
Su 100mila abitanti, per questa sola settimana, si è passati da 1071 casi a 1158 e questo, ha portato i medici e i virologi ad iniziare già a pensare a quale potrebbe essere lo scenario a partire dal prossimo mese di settembre.
Sappiamo bene, infatti, che l’autunno unisce (nel nostro caso, da due anni a questa parte) sia il virus Covid che quello dell’influenza stagionale.
Sintomi simili sì, ma non uguali. Per questo si sta già pensando alla possibilità della somministrazione di una doppia dose di vaccino, per il Covid e per l’influenza stessa, da fare anche nella stessa seduta.
Dall’altro lato, però, c’è anche il Ministro della Salute, Speranza, che lancia un appello, in particolare a coloro che sono positivi ma asintomatici: di restare, comunque, a casa ed attendere la negativizzazione definitiva, per evitare, ulteriormente, la diffusione del contagio stesso, anche a propria insaputa.
Una situazione ancora complessa da gestire e che non prospetta nulla di buono per la stagione autunnale.