Le ultime notizie in merito al Covid parlano di una nuova variante in arrivo: la Kraken. L’Oms invita a essere sempre cauti, ma non dovrebbe essere più grave di Omicron. Vediamo le ultimissime sulla situazione generale.
Siamo quasi al terzo anno di pandemia e la situazione, di certo, è migliorata anni luce rispetto al lontano 2020, ma questo non vuol dire che bisogna prestare meno attenzione al Covid.
Infatti, il virus c’è ancora ma di certo la situazione è sotto controllo e l’emergenza sanitaria globale è quasi finita, ma non del tutto. Sta per arrivare una nuova variante, ecco cosa si sa in merito.
In merito all pandemia mondiale, il direttore generale dell’Organizzazione mondiale della sanità, Tedros Adhanom Ghebreyesus, nell’ambito dell’intervento al Comitato emergenze dell’Oms, ha invitato alla cautela.
Infatti, secondo lui, il Covid rappresenta ancora una minaccia se si abbassa la guardia, soprattutto a causa delle nuove varianti dietro l’angolo.
Secondo quanto riportato dall’Oms (Organizzazione mondiale della sanità), il Covid continua ad evolversi e ora arriva in una nuova variante, nota come Kraken.
Per ora, secondo gli esperti, questa non porta con sé “alcuna mutazione nota per essere associata a un potenziale cambiamento di gravità”, ma può incidere sull’aumento dei casi in tutto il mondo.
Sulla base delle caratteristiche genetiche di questa nuove versione del virus, infatti, sembra che secondo gli studi sulla variante c’è una possibilità dell’aumento di trasmissione rispetto alle varianti conosciute fin ora.
Certo è che la Kraken non ha ulteriori rischi per la salute pubblica rispetto alle altre tipologie di Omicron, alle quali siamo stati esposti negli ultimi mesi.
Per cui, dall’Oms arriva da un lato un segnale positivo che non desta particolari preoccupazioni, dall’altro sempre l’invito a stare attenti, soprattutto in determinate fasce della popolazione.
L’Italia potrebbe essere uno dei Paesi europei esposti a questa nuova variante: infatti il Centro europeo per la prevenzione e il controllo delle malattie, dice che questa sotto variante si diffonderà in Europa nei prossimi mesi.
Intanto, nel nostro Paese, si segnalano aumenti dei contagi soprattutto tra i bambini in età scolare, una percentuale che nelle ultime settimane è salita dal 6.8% al 10,8%.
Parliamo della popolazione dagli 0 ai 19 anni, ovviamente con diverse percentuali rispetto alla fascia d’età.
Nell’ultima settimana, secondo il report diffuso, il 22% dei casi di Covid in età scolare è stato appurato nei bambini sotto i 5 anni, il 39% nella fascia d’età 5-11 anni, il 39% nella fascia 12-19 anni.
Contro le ultime varianti, proprio in merito a questi ultimi dati, è stato dato il via libera per somministrare il farmaco Cominarty di Pfizer ai più fragili e ai bambini dai 5 agli 11 anni.
E invece com’è la situazione negli ospedali italiani? Al momento, secondo il direttore generale della Prevenzione del Ministero della Salute Rezza, non ci sono emergenze in merito al Covid negli ospedali.
Il calo dell’Rt e dei contagi nelle ultime settimane, ha permesso infatti un abbassamento radicale dell’occupazione dei posti letto, permettendo agli ospedali d’Italia di lavorare a ritmi nella norma.
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