Una situazione che ancora bene non si conosce. Dal canto suo, la Cina riapre ai viaggiatori per la prima volta dopo 3 anni, mentre il resto del mondo inizia di nuovo a mettersi in guardia contro il Covid proveniente proprio da queste zone.
La revoca delle misure di quarantena, a pochi giorni dal capodanno lunare, sono segno che la Cina vuole riaprirsi al mondo. Ma sarà davvero così?
Stando alle ultime notizie che provengono dalla Cina, sono circa il 90% le persone nuovamente infettatesi con il Covid in questa nuova ondata. Fra le province più colpite c’è quella di Henan con i suoi 88 milioni di abitanti, quasi totalmente infettati dalle nuovi varianti. “Qualcosa di mai visto o successo prima” – dichiarano i funzionari della sanità regionale, di una delle province più popolose della Cina stessa.
Una situazione che non sembra preoccupare le autorità nazionali, ma il mondo intero sì. Se l’Europa, dal canto suo, ha iniziato nuovamente a prendere misure preventive proprio verso le popolazioni ed i voli che provengono dalla Cina, attraverso controlli e tamponi a tutti i passeggeri che arrivano, la Cina invece, depone l’ascia delle misure di quarantena e riapre i confini del Paese, a partire proprio da Hong Kong.
Il Paese sta affrontando la peggiore epidemia mai vissuta prima, dall’inizio della pandemia, ma ciò che maggiormente colpisce è la revoca delle misure di quarantena, notizia che ha fatto gioire i viaggiatori che, per la prima volta, sbarcano senza problemi o restrizioni negli scali del paese.
Le autorità nazionali hanno deciso di declassare la malattia e, per questo motivo, non vengono più forniti né dati nazionali ne quelli dei contagi ogni giorno (così come andrebbe fatto in un paese che sta affrontando un’ondata epidemica). Di conseguenza, il mondo non riesce più a rendersi conto di quali siano le norme da mettere in campo contro il Covid che, di nuovo, arriva dalla Cina.
La politica allenta le misure di contenimento e di prevenzione: decisioni che arrivano a poche settimane dal capodanno lunare (che in Cina cade il 22 gennaio), in corrispondenza anche dell’inizio di quel periodo di quaranta giorni durante i quali, secondo la tradizione cinese, gli abitanti si spostano all’interno del Paese stesso per tornare nei loro luoghi di origine e andare in vacanza con le rispettive famiglie.
Per dare accesso e possibilità, e non mancare a questa tradizione, il Governo nazionale ha ben pensato di mettere a parte le misure di prevenzione, dati e contenimento Covid e di allentare le misure di restrizione, proprio per permettere il movimento all’interno del Paese stesso.
Questa, però, è fonte di notevole preoccupazione per il resto del mondo, a partire dai paesi confinanti. L’Europa, dal canto suo, guarda alla Cina e a queste nuove sue decisioni, con diffidenza. C’è chi, come la Germania, sconsiglia qualsiasi viaggio in Cina. L’Inghilterra, invece, tramite i suoi virologi, dichiara che il Paese non è assolutamente pronto a fronteggiare un’altra ondata Covid.
Ogni Stato Europeo cerca di proteggersi come puoi, facendo sempre riferimento al nuovo protocollo sanitario, attivo ed uguale per tutti gli Stati membri dell’Unione, per chi proviene dalla Cina: tamponi ed eventuale quarantena nel caso di positività.
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