Nell’ultima settimana in Italia, dal 06 al 12 marzo 2023, l’incidenza dei casi si è dimostrata stabile a scendere è però il valore dell’Rt da 0,97 a 0,94.
La fascia maggiormente colpita è quella al di sopra dei 90 anni, in Italia si registrano 38 casi ogni 100 mila abitanti. 4 sono le Regioni considerate ad alto rischio, in aumento perciò rispetto ai dati della precedente settimana in cui erano solamente 2.
Istituto Superiore della Sanità insieme al Ministero della Salute ha reso noti i dati del Covid dell’ultima settimana che va dal 06 marzo 2023 al 12 marzo 2023.
Da quanto si evince dai dati l’incidenza dei casi in Italia è stabile mentre è in discesa l’Rt da 0.97 a 0,94. Questi dati sono stati messi a confronto con i dati della settimana precedente a quella dal 06 al 12 marzo 2023.
In Italia ad oggi i casi di Covid-19 sono pari a 38 ogni 100mila abitanti, mentre la settimana precedente i casi erano 41 ogni 100mila abitanti.
La fascia attualmente più a rischio è quella di 90 anni e oltre, con un’incidenza dei casi molto elevata, circa 77 casi su 100mila abitanti, anche se ha registrato un leggero calo rispetto alla settimana precedente.
A registrare un calo, seppur leggero, è invece l’Rt, indice di trasmissibilità, calcolato sui casi sintomatici che scende da 0,97 allo 0,94 ossia al di sotto della soglia epidemica.
Un altro dato stabile è quello legato ai tassi di occupazione dei posti letto all’interno dei reparti di terapia intensiva in Italia, il tasso è attualmente stabile all’1%.
Diminuisce invece il tasso di occupazione relativo alle aree mediche Covid-19 su livello nazionale, registrato al 16 marzo del 4,3% contro il 4,7% registrato il 9 marzo.
Sono aumentate però le Regioni ad alto rischio, che passano da due a quattro in una sola settimana. Le Regioni ad alto rischio vengono classificate come previsto dal DM del 30 aprile 2020 a causa di molteplici allerta di resilienza.
Sono invece 9 le Regioni considerate a rischio moderato e 8 quelle che rientrano nel rischio basso. Per almeno 15 regioni c’è stata almeno un’allerta di resilienza, mentre per 7 c’è stata più di un’allerta.
Tutti questi dati sono stati presentati dal Ministero della Salute e dall’Iss, Istituto Superiore di Sanità, e hanno preso in considerazione la settimana che va dal 06 marzo 2023 al 12 marzo 2023.
I dati sono stati aggiornati in data 15 marzo 2023, secondo quanto riportato da Ansa le regioni che sono considerate ad alto rischio sono Emilia Romagna, Piemonte, Liguria e Toscana.
Quelle che invece rientrano nel rischio moderato sono Campania, Basilicata, Friuli Venezia Giulia, Lombardia, Puglia, la provincia autonoma di Trento, Sardegna, Veneto e Umbra.
Tutte le altre sono invece a basso rischio. Le regioni che hanno ricevuto una molteplice allerta sono invece Liguria, Emilia Romagna, Puglia, Piemonte, Toscana, Sardegna e Umbria.
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