Scende Rt e scende anche l’incidenza: questi sono i dati emersi dal monitoraggio settimanale sul Covid in Italia.
Nessuna delle regioni italiane è a rischio alto nonostante salgono le occupazioni dei posti letto nelle terapie intensive, scendono invece Rt e incidenza. È questo quanto emerge dal monitoraggio settimanale dell’Iss.
Il Covid in Italia, come nel resto del mondo, ha sicuramente stravolto la normalità con una serie di restrizioni da rispettare e di regole da seguire nel tentativo di contrastare il virus e fermare la pandemia.
Negli ultimi mesi, con la fine dello stato di emergenza, abbiamo assistito ad un ritorno graduale della normalità con l’eliminazione della maggior parte delle restrizioni in vigore. Restrizioni che sono state tolte a gradazione, in vari step che si sono susseguiti in questi mesi.
Le ultime ad essere state rimosse, lo scorso 31 ottobre 2022, sono state quelle previste per gli obblighi vaccinali. È decaduto pericò l’obbligo vaccinale sia per i professionisti in ambito sanitario, che ha portato e porterà al rintegro del personale sospeso, sia per gli over 50.
Sempre il 31 ottobre 2022 era in scadenza l’obbligo dell’utilizzo della mascherina all’interno degli ambiti ospedalieri e sanitari, questa restrizione è invece stata rinnovata.
Di fatti l’obbligo dell’utilizzo delle mascherine all’interno delle strutture sanitarie e delle strutture ospedaliere era ed è valido sia per gli infermieri e i medici sia per i visitatori. La scadenza dell’obbligo è stata prorogata al 31 dicembre 2022.
Quest’obbligo è stato fortemente voluto da più parti, e mantenuto per poter proteggere le persone più fragili e le persone malate presenti all’interno dei reparti ospedalieri e nelle varie strutture sanitarie dal possibile contagio da Covid.
I dati però fanno ben sperare in un rallentamento della diffusione, dal momento che secondo quanto riportato dal report settimanale, nonostante i posti in terapia intensiva siano in aumento, c’è invece un calo del Rt e dell’incidenza settimanale.
I dati di questa settimana ci dicono chiaramente che nessuna regione italiana è ad alto rischio nonostante sia salita l’occupazione delle terapie intensive. I dati riportati dall’Iss riportano anche un calo dell’incidenza settimanale, che viene valutata 283 persone ogni 100 mila abitanti, contro i 374 ogni 100 mila abitanti della settimana precedente.
Per quanto riguarda invece l’indice della trasmissibilità, che viene calcolato sui casi di ricovero ospedaliero, è diminuito ancora rispetto alla settimana precedente e attualmente il valore Rt risulta essere 0.90.
Quindi nessuna regione attualmente si trova ad alto rischio. Ci sono quattro regioni che sono state inserite nel rischio moderato e 17 regioni invece che sono state inserite nel rischio basso.
Abbiamo parlato di un aumento del tasso di occupazione dei posti letto in terapia intensiva, è questo l’unico valore a salire e risulta essere attualmente al 2,4% contro i 2,2% della settimana precedente.
Al tempo stesso però scende il tasso di occupazione in aree mediche a livello nazionale registrando un 10,4% rispetto al 10,8% che si registrava la settimana scorsa.
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