Il Covid continua la sua corsa, i contagi sono in crescita, ma ciò che non decolla è la somministrazione della quarta dose ad anziani e a soggetti immunodepressi. Questo è il quadro preoccupante che emerge e, al quale, si deve cercare di trovare rimedio.
Nonostante i numerosi appelli, tanti sono ancora coloro che non si sono vaccinati con il richiamo.
Forse un po’ la paura, la voglia di aspettare il vaccino “aggiornato”, o semplicemente perché fa caldo e andare agli hub vaccinali, fare la fila ed attendere la quarta dose, non è allettante. Questi sono i pensieri che serpeggiano nella mente dei tantissimi, troppi, anziani che non hanno ancora fatto ricorso alla quarta dose di richiamo del vaccino Covid.
I contagi avanzano: sì, questa variante è più contagiosa ma con effetti meno invasivi, ma comunque è sempre presente. E i soggetti più fragili, non solo gli immunodepressi, ma anche gli anziani, devono proteggersi, per evitare rischi a partire dal prossimo autunno.
Gli appelli fatti, una circolare ministeriale del 1 marzo che li invitava già a recarsi per la quarta dose…ma non tutti hanno ascoltato. La circolare del Ministero della Salute, aggiornata poi all’8 aprile, prevede la quarta dose per gli anziani over 80, per gli over 60 fragili e per tutti gli ospiti delle RSA.
Ci si sarebbe aspettati un’adesione in massa, come lo è stata per le precedenti prime 3 dosi. Ed invece qualcosa non è andato in porto. Ad oggi, solo 1 anziano su 3 è vaccinato con quarta dose, in pratica poco meno del 20% di chi ne ha diritto.
Gli appelli si susseguono giorno dopo giorno, ma dei più di 4 milioni di anziani che dovrebbero vaccinarsi, solo 900mila hanno risposto all’appello. Per la fascia d’età compresa fra i 60 – 79 anni, solo il 3% complessivo degli immunodepressi ha fatto la quarta dose.
Numeri che, in parte spaventano, se pensiamo che sono proprio le fasce più deboli e fragili quelle che dovrebbero proteggersi di più. Ed invece, l’attesa per il “vaccino aggiornato”, presentato e paventato nei giorni scorsi, sta facendo a molti, rimandare questa quarta dose, proprio nella speranza di qualcosa “di migliore”, a partire dal prossimo mese di settembre.
Il virus continua a circolare e sono in molti, medici e non solo, a lanciare appelli di convincimento a riprendere la campagna vaccinale, anche di fronte a scene come quelle di alcuni hub vaccinali costretti a chiudere perché non ci sono pazienti che vanno a vaccinarsi.
L’epidemiologo Lopalco, professore dell’Università del Salento, spiega come sia necessario fare la quarta dose, ma anche riportarla nuovamente all’ordine del giorno dei quotidiani dibattiti, anche pubblici.
Davanti all’abbandono delle misure di contenimento dei contagi, spiega Lopalco, diventa ora più che mai necessario proteggersi da soli, ancora di più e maggiormente i soggetti fragili.
Anche il Ministro della Salute, Speranza, ha lanciato un altro appello agli anziani per la quarta dose. Davanti a oltre 100mila contagi al giorno, non si può restare con le mani in mano. E specie i soggetti più deboli hanno bisogno di esser protetti.
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