Il Covid-19 continua a rappresentare una minaccia per la salute pubblica in tutto il mondo, nonostante se ne senta parlare sempre meno. Negli ultimi mesi, l’emergere di nuove varianti, in particolare la variante Arturo, identificata per la prima volta in un paese dell’America Latina, sembra essere particolarmente contagiosa e in grado di colpire anche i bambini.
In molti paesi, infatti, si sta assistendo a un aumento del numero di casi di Covid-19 tra i bambini, soprattutto quelli di età inferiore ai 12 anni, che non sono ancora stati vaccinati. La variante Arturo sembra essere particolarmente aggressiva nei confronti dei più piccoli, che possono sviluppare sintomi più gravi rispetto agli adulti.
Questa situazione sta mettendo a dura prova il sistema sanitario di molti paesi, che si trovano a dover affrontare un aumento del numero di ricoveri pediatrici e a dover garantire cure intensive a bambini che, in alcuni casi, presentano complicanze respiratorie e cardiache, ma anche e sopratutto problemi agli occhi.
Vediamo più da vicino cosa sta succedendo.
La variante Arturo, responsabile dell’ondata di Covid-19 che sta colpendo l’India, sta causando preoccupazione tra i medici e gli esperti sanitari. Questa nuova variante sembra essere particolarmente aggressiva nei confronti dei bambini, anche quelli molto piccoli, e sta causando un aumento dei contagi in questa fascia di età.
Ciò che preoccupa maggiormente i medici è il sintomo raramente visto prima con gli altri mutanti della famiglia Omicron. Sembra che gli occhi dei bambini sono i primi a essere colpiti, con disturbi fastidiosi come rossore, bruciore e prurito. Sintomi simili a una congiuntivite allergica.
A descrivere questa situazione è il pediatra Vipin M. Vashishtha, ex coordinatore dell’Accademia indiana di pediatria. Inoltre, il dottor Vashishtha è un componente dell’iniziativa Vaccine Safety Net (Vsn) dell’Organizzazione mondiale della sanità.Egli è stato uno dei primi a puntare i riflettori sull’ultima variante di Sars-Cov.2, Xbb.1.16, e a evidenziare la sua pericolosità per i bambini.
Questa situazione sta mettendo a dura prova il sistema sanitario indiano, che si trova a dover affrontare un aumento del numero di ricoveri pediatrici e a dover garantire cure intensive a bambini che, in alcuni casi, presentano complicanze respiratorie e cardiache.
In questo contesto, è fondamentale che le autorità sanitarie e i governi adottino misure efficaci per contenere la diffusione del virus e proteggere la salute dei bambini.
“Sembra emergere un fenotipo infantile: neonati trattati con febbre alta, raffreddore e tosse e congiuntivite pruriginosa e non purulenta con occhi appiccicosi, non osservati nelle precedenti ondate”.
Queste le parole di Vashishtha.
Sembra infatti che nelle ultime settimane, l’India ha visto un preoccupante aumento dei casi di Covid-19, con un incremento del 70% rispetto alla settimana precedente. Secondo i dati ufficiali, sono stati registrati oltre 36mila casi settimanali, il dato più alto da circa 7 mesi.
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