Arriva la nuova circolare del Ministero della Salute per quanto riguarda il Covid, la quale, fra le altre cose, regolarizza l’uso delle mascherine.
Nel documento vengono delineate le regole per l’utilizzo di questo dispositivo negli ambienti chiusi, ma si parla anche dello smart working e della quarta dose di vaccino se la situazione peggiorerà. Ad ogni modo si invita a garantire un’adeguata ventilazione negli ambienti chiusi per limitare al minimo i contagi.
È stato emanato oggi il nuovo piano del Ministero della Salute per quanto riguarda il Covid, in particolare, se la situazione dovesse peggiorare si sta pensando di reintrodurre l’obbligo di mascherina al chiuso, il lavoro domiciliare e ulteriori dosi di vaccino per le persone più a rischio.
Sebbene secondo il monitoraggio settimanale dell’andamento del virus, l’Italia sia interessata da contagi e ricoveri in calo, con nessuna regione ad alto rischio, il governo ha pensato già a un piano d’azione se la situazione dovesse di nuovo precipitare.
Precisamente, verranno vietate le aggregazioni di massa e negli ambienti chiusi si dovrà portare obbligatoriamente la mascherina, meglio se Ffp2. Questi dovranno essere correttamente areati ma oltre alla reintroduzione di queste regole che ci riportano un po’ indietro con il tempo fino al periodo più intenso della pandemia, ci sono novità anche per quanto riguarda i vaccini.
Sono previste infatti quarte dosi e quinte per i soggetti a rischio. Il documento del Ministero fornisce spunti per predisporre a livello regionale un adattamento di azioni e servizi nel caso in cui aumenti la richiesta di assistenza.
Fra le altre cose, tornerà lo smart working e verranno ridotti gli eventi che prevedono assembramenti o sono a rischio di questi ultimi, tuttavia la misura principale è quella della mascherina.
Nella circolare si legge come l’utilizzo di questo dispositivo di sicurezza personale è efficace per ridurre la trasmissione del virus, che avviene per via respiratoria. Questa tornerà in vigore se si documentasse un evidente peggioramento dell’epidemia con grave impatto clinico.
Al momento in Italia la mascherina è rimasta obbligatoria solo per i lavoratori delle strutture sanitarie e per i visitatori.
La circolare invita anche ad areare gli ambienti chiusi e a continuare con i cicli di vaccinazione durante l’inverno in corso, per proteggere chi ne ha più bisogno, come gli anziani.
I dati principali del Monitoraggio Covid settimanale dell’Istituto Superiore di Sanità, mostrano contagi in calo, così come i ricoveri.
Nei giorni che vanno dal 23 al 29 dicembre, l’incidenza è calata a 207 casi ogni 100mila abitanti rispetto ai 270 della settimana precedente. Una situazione quindi in netto miglioramento ma bisogna essere cauti perché il virus è imprevedibile.
Buone notizie arrivano anche per quanto riguarda l’indicatore più importante, ovvero quello relativo ai ricoveri. È sceso il tasso di occupazione dei reparti e rimane stabile quello delle terapie intensive.
Non ci sono regioni particolarmente a rischio, ma solo a livello moderato e sono: Basilicata, Emilia Romagna, Sicilia, Umbria e Puglia.
La situazione non è ottimale per quanto riguarda le quarte dosi fra gli anziani, infatti sopra agli 80 anni la copertura è solo del 43%, quando invece dovrebbe essere del doppio, come osservato dal presidente del Consiglio Superiore di Sanità, Franco Locatelli.
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