Dopo l’annuncio della presidente Ursula Von Der Leyen della Commissione europea di porre nuove limitazioni a viaggi e spostamenti, oltre all’istituzione di una nuova zona di pericolo “rosso scuro”, sono diversi i governi nazionali che hanno approvato nuove norme di contenimento.
Il dilagarsi della variante di Covid-19 nel Regno Unito sembra peggiorare di giorno in giorno. Da Downing Street, il premier britannico Boris Johnson ha limitato i viaggi fuori dal Paese solo per “ragioni valide”, che i cittadini dovranno esporre in una dichiarazione alle autorità per le dovute verifiche.
Inolte, sono stati creati “hotel per la quarantena” dove tutti i viaggiatori cui non possa essere rifiutato l’ingresso (come i cittadini Uk) provenienti dai 22 Paesi considerato ad alto rischio potranno trascorrere un periodo di isolamento preventivo.
Il sottosegretario agli Affari interni, poi, ha assicurato che verranno intensificati i controlli perché vengano rispettati gli obblighi di quarantena da parte di chi è risultato essere positivo a Covid-19.
Anche Oltralpe il propagarsi di Covid-19 ha indotto il presidente Emmanuel Macron a irrigidire le misure di contenimento. “Sono allo studio diversi scenari” ha annunciato l’Eliseo, che ipotizza un “lockdown molto rigido“, come spiegato dal portavoce del governo di Parigi, Gabriel Attal. “Coprifuoco alle 18 su tutto il territorio nazionale“, che però non sembra aver ancora frenato abbastanza la diffusione del virus, ha aggiunto.
Anche la Germania potrebbe chiudere ulteriormente le proprie frontiere. Per il momento sono stati limitati i viaggi anche per i cittadini tedeschi, con maggiori controlli sulle zone di confine. Il ministro dell’Interno, Horst Seehofer, ha presentato alcune proposte più rigide per limitare Covid, ma per il momento nessuna di queste sembra avere un piano concreto di attuazione. Da Berlino la portavoce di Angela Merkel, Ulrike Demmer ha annunciato che il governo “intende aspettare le decisioni che saranno prese a Bruxelles sulle misure di contenimento del virus“.
Il Portogallo sta affrontano un picco nei decessi, registrando 293 morti in 24 ore. Per il momento il governo ha sospeso i voli con il Brasile, ma a preoccupare maggiormente, oltre all’aumento costante del numero dei ricoveri, è la mancanza di ossigeno negli ospedali del Paese. Non si esclude la possibilità di dover trasferire i pazienti in altri Paesi europei.
Anche il Belgio blocca i viaggi non essenziali. Fino al 1 marzo sarà necessario presentare una dichiarazione giurata per potersi spostare oltre il confine.
Sembra essere la Russia l’unico Paese a revocare alcune delle restrizioni. Con il diminuire dei contagi di Covid, il sindaco di Mosca, Serghei Sobyanin, ha annunciato la riapertura dei locali notturni, come discoteche, bar e ristoranti (eccezione per cinema, teatri e musei, invece, con capienza limitata al 50%). Negli ultimi sette giorni, nella capitale sono stati rilevati meno di 3 mila nuovi contagi di Sars-Cov-2 e i reparti Covid negli ospedali non sono a rischio (con più del 50% dei posti letti disponibili). Restano comunque in vigore le norme di distanziamento sociale.
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