Davanti ad una ripresa di forza del virus in alcune aree del pianeta, dall’altro c’è uno studio in corso che ci aiuta a comprendere perché ci sono delle persone che hanno meno probabilità di trasmettere il Covid.
Fino al 40% di probabilità in meno. Ma ci sono delle particolari condizioni affinchè questa trasmissione, davvero, sia così ridotta. Vediamo insieme quali sono.
Una persona che ha già avuto un’infezione da Covid, ma ha anche fatto il vaccino recentemente, ha il 40% di probabilità in meno di trasmettere il virus. È questo il risultato, che si va confermando ricerca dopo ricerca, che uno studio americano ha portato avanti al fine di confermare la dose protettiva di chi ha una “immunità ibrida” (immunità naturale + vaccinazione Covid).
I ricercatori hanno rilevato che le vaccinazioni fatte di recenti e i loro relativi richiami riducono l’infettività di quasi la metà. È stato osservato, nello specifico, che quando c’è stata la prima ondata di contagio con la variante Omicron, se la persona aveva fatto, da poco, sia la vaccinazione che il suo relativo booster, aveva e stava limitando notevolmente la diffusione del virus stesso.
E questo era stato, in particolare, visto all’interno degli istituti di pena, dove più persone, vivendo nella stessa cella, erano maggiormente a rischio di contagio.
Lo studio ha dimostrato che esser vaccinati, soprattutto con i richiami, riduce notevolmente gli effetti della trasmissione: ogni dose aggiuntiva, la probabilità di trasmissione va a ridursi dell’11% ogni volta. Lo studio, come dicevamo, ha visto i penitenziari come oggetto di ricerca. La prima ondata di reinfezioni, nonostante l’alto tasso di vaccinazione (quasi l’81% delle persone lì presenti) era sì alto, ma la malattia era molto meno grave.
In soli cinque mesi, circa 22.300 sono state le infezioni confermate da Omicron, 31 ricoveri, ma nessun decesso Covid. Coloro che erano vaccinati avevano una bassa probabilità di trasmettere il virus, circa il 28% a dispetto del quasi 40% di chi non aveva ricevuto alcuna dose vaccinale. A 5 settimane dall’ultima vaccinazione, il tasso saliva del 6%.
Chi era già stato infettato, ma aveva anche il vaccino, aveva una probabilità di infettare gli altri del solo 23%, a differenza di chi era vaccinato ma non era mai stato infettato, che era invece del 33%. Coloro che, invece, erano stati infettati ed avevano anche avuto il Covid (la cosiddetta “immunità ibrida”) avevano il 40% in meno di probabilità di trasmettere il virus.
Questo ci fa ulteriormente capire come la vaccinazione sia stata l’arma vincente e in chi, purtroppo, ha anche contratto il Covid, sia stata ancor più utile, in quanto ha dato al corpo una sorta di doppia immunità.
Ciò ci fa anche comprendere come sia quanto più che mai oggi necessario, continuare e non interrompere la campagna vaccinale, specialmente per i soggetti fragili o a rischio, in quanto aumenta la loro protezione e anche i rischio di infettarsi nuovamente. E questo studio ce ne dà conferma.
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