Indice di contagio in flessione dopo cinque settimane consecutive di crescita. Questo è quanto emerge dal rapporto settimanale della Cabina di regia sul monitoraggio di Covid-19. L’indice Rt, ossia il numero di persone che in media un infetto può contagiare a sua volta, oggi, 22 gennaio, è 0,97. Una settimana fa era a 1.09.
Il calo, sotto la soglia di allerta fissata a 1, è probabilmente da imputare alle misure introdotte durante il periodo natalizio, quando tutte le Regioni furono inserite nella fascia di rischio critica, la zona rossa.
Il dato di oggi, che segna un’inversione di tendenza dopo oltre un mese, spiegano gli esperti, è il primo fattore a “muoversi”, di solito seguito dal calo di casi totali, ricoveri e decessi.
Nel report, che fa riferimento al periodo tra il 30 dicembre e il 12 gennaio, la Cabina di regia segnala solo “quattro Regioni con una classificazione di rischio alto”: Sicilia, Sardegna, Umbria e Alto Adige, la settimana precedente erano 11. Per quanto riguarda quelle a rischio moderato, per il periodo di riferimento, sono 11 e 6 quelle con rischio basso.
L’unica Regione che ha visto peggiorare la sua situazione è la Sardegna, che infatti vede innalzare la propria zona di rischio da gialla in arancione.
Ad ogni modo, anche se si dovesse prendere la decisione di firmare un nuovo decreto per “sbloccare” le regioni in arancione, il passaggio alla zona di contagio a basso rischio dovrebbe comunque attendere la fine della prossima settimana per rispettare il limite dei 14 giorni.
Quello che, invece, non sembra migliorare è il dato su ricoveri e terapie intensive. La rete ospedaliera, infatti, è ancora sotto pressione: «Sono 12 le Regioni e Province autonome che hanno un tasso di occupazione in terapia intensiva o in aree mediche sopra la soglia critica (stesso numero della settimana precedente). Il tasso di occupazione in terapia intensiva a livello nazionale è sceso sotto la soglia critica (30%)», spiegano dalla Cabina di regia.
Secondo quanto emerge dal rapporto, «Complessivamente, il numero di persone ricoverate in terapia intensiva è in diminuzione da 2.636 (12 gennaio 2021) a 2.487 (19 gennaio 2021); il numero di persone ricoverate in aree mediche è anche in diminuzione, passando da 23.712 (12 gennaio 2021) a 22.699 (19 gennaio 2021). Tale tendenza a livello nazionale sottende forti variazioni inter-regionali con alcune Regioni dove il numero assoluto dei ricoverati in area critica e il relativo impatto, uniti all’incidenza, impongono comunque misure restrittive».
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