Quest’incubo sembra non finire mai, le reinfezioni da Covid-19 nella sua variante Omicron nell’ultima settimana sono aumentate dell’11,7%.
L’analisi riguardo il rischio delle reinfezioni, dunque, è partita dal 6 dicembre del 2021, data in cui sono stati certificati i primi casi della variante del virus. Quest’ultima, inoltre, avrebbe dimostrato come ad essere maggiormente a rischio sono coloro che hanno avuto la prima diagnosi oltre 210 giorni fa.
Dall’agosto dello scorso anno al 13 luglio del 2022, quindi, sono ben 738.757 i casi di casi reinfezioni e che porterebbero quest’ultimi al 4,9% del totale dei casi diagnosticati.
In un report esteso pubblicato dall’Istituto Superiore di Sanità l’efficacia del vaccino anti-covid sarebbe solamente dell’86% in coloro che hanno ricevuto anche la dose booster nel periodo in cui a prevalere è la variante Omicron.
Dei numeri preoccupanti che diventano ancora più impietosi in alcuni casi. Ad esempio i vaccinati con ciclo completo da meno di 90 giorni avrebbero una difesa dal contagio del solo 67%.
68%, invece, se il ciclo vaccinale è stato portato a termine dai 91 ai 120 giorni. Chi è vaccinato da più di quattro mesi, quindi, avrà invece il 70% di protezione dalla variante. Contro i contagi, quindi, sarà addirittura più bassa l’utilità del booster, ossia del 50%.
In caso siamo nei 90 giorni dal completamento del ciclo vaccinale, invece, il booster avrà un’efficacia del 37%, del 28% fra i 90 ed i 120 giorni, e del 45% superata quest’ultima data.
Resta altresì preoccupante il dato che riguarda il tasso di mortalità fra le persone non vaccinate che hanno superato i dodici anni. Dal periodo che va dal 20 maggio al 19 giugno, infatti, fra quest’ultimi ci sarebbe una media di dieci morti ogni centomila abitanti.
Una cifra sette volte superiore rispetto a coloro che si sono sottoposti ad un ciclo completo di vaccinazione da più di 120 giorni. In questo caso, infatti, parliamo di un solo decesso per centomila abitanti.
Parlando infine dei ricoveri, fra i non vaccinati, nel periodo che va 27 maggio al 26 giugno, ce ne sono stati due per ogni centomila contagiati, una volta in più e mezza rispetto a chi ha completato il ciclo vaccinale.
Insomma una situazione che ci fa stare tutti in allerta e che dimostra ancora di più come quest’estate stia segnando il ritorno su vasta scala di questo terribile virus.
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