Secondo il ministro della Salute Schillaci in caso di aumento dei casi potrebbero ritornare le mascherine al chiuso: “Per ora no allarmismi”.
Nessun allarmismo, ma l’Italia si prepari. Lo ha detto il ministro della salute in relazione al crescente numero di casi in Cina che sta portando adesso anche altri Paesi europei alle prime mosse per evitare nuove ondate. Francia, Spagna e Regno Unito propongono test per gli arrivi dalla Cina, mentre l’Oms chiede la condivisione dei dati. Negativi i passeggeri a Firenze dalla Cina.
Covid, Schillaci: “Per ora niente allarmismo, ma stiamo pronti”
La Cina attacca l’Europa: “Ci state sabotando“. Insomma, tenere a bada un virus provenente da un Paese le cui politiche non sono ne trasparenti ne apprezzate in patria pare cosa più difficile del previsto. Lo abbiamo visto in questi quasi 3 anni di pandemia, dalle prime notizie smentite da Pechino a inizio 2020, fino alle bizzarre tecniche di contenimento del virus – passando dal rifiuto del vaccino europeo e americano – e alla politica Zero Covid che ha portato addirittura i cittadini cinesi in piazza dopo 34 anni.
Intanto con l’aumento di casi nella repubblica cinese, l’Italia è corsa ai ripari e ha fatto ancora una volta da apripista, provando a non ripetere gli errori proprio di 3 anni fa. Al momento si dovrebbe avviare un controllo diretto in tutto il Paese – dopo aver blindato Malpensa – sui voli provenienti dalla Cina e pare che anche nel resto d’Europa si vada verso una decisione di questo tipo. Si tratta di Francia, Regno Unito e Spagna. Ma anche negli Usa e in Israele è stato istituito l’obbligo di test in aeroporto.
Orazio Schillaci ha parlato inoltre della possibilità del ritorno alle mascherine al chiuso; potrebbe essere una soluzione in caso di risalita dei casi, eventualità comunque ancora lontana. “Oggi non siamo in questa situazione, i dati sono in discesa e siamo sereni”.
Covid, calano i casi in Italia: minore anche il numero i decessi
Dopo la riunione dell’Unità di crisi, ha parlato il direttore dell’Aifa Nicola Magrini tranquillizzando sulla situazione epidemiologica in Italia: “Non abbiamo particolari motivi di allarme o preoccupazione“.
Intanto in Italia i casi Covid continuano a calare, meno rispetto alla scorsa settimana, così come il numero di morti. Il bollettino settimanale 23-29 dicembre infatti parla di 122.110 nuovi casi con -11,33% rispetto alla settimana 16-22. Le vittime registrate sono ancora -11,5% rispetto alla scorsa settimana, 706 in totale, ma il tasso di positività è salito al 15,1% rispetto al 13,6 sempre della settimana del 16 dicembre.
I viaggiatori atterrati a Firenze dalla Cina, che stamattina si sono sottoposti a tampone, sono risultati tutti e tre negativi. Lo comunica la Regione Toscana, affermando che i tre avevano fatto scalo a Francoforte e accompagnati al punto tamponi di Peretola.