L’assessore regionale alla Sanità del Lazio, Alessio D’Amato, ha annunciato che l’Istituto nazionale per le malattie infettive Lazzaro Spallanzani potrebbe presto avviare la sperimentazione di un nuovo tipo di test naso-faringeo che distinguerà il contagio Covid dalla comune influenza. Questo strumento, sottolinea l’assessore D’Amato, sarà preziosissimo per l’inverno ormai alle porte.
Come ogni anno, i prossimi mesi saranno caratterizzati dalla circolazione dell’influenza stagionale. Il problema, però, è l’accavallamento con la diffusione del Coronavirus, ormai nel pieno della sua seconda ondata epidemica. Scindere Covid-19 dalle forme di influenza tradizionale, sia quella di tipo A, che di tipo B, in presenza di sintomi come tosse, febbre, mal di gola, permetterebbe un tempestivo isolamento e il trattamento dei pazienti Covid, alleggerendo così il già pesante carico di lavoro cui è sottoposto il sistema sanitario.
Nell’inverno 2019, secondo i dati degli istituti di statistica, l’Italia avuto 4 milioni e 780mila casi di influenza, di cui 809 gravi che hanno provocato 198 decessi. Anche i casi di Coronavirus sono in costante crescita (il 18 ottobre per esempio sono stati 11.705 i nuovi casi di Covid, con 147mila tamponi e 69 decessi), i medici potrebbero quindi risparmiare minuti preziosi nei casi di uguale sintomatologia.
Questo tipo di test molecolare è già al vaglio degli studiosi negli Usa, dove la Food and Drug Administration ha ordinato la sperimentazione da settembre 2020. Il test rapido in oggetto permette la ricerca degli antigeni del virus, contrariamente a quello tradizionale, che rintraccia il solo Rna virale. Lo stick del nuovo tampone sarebbe quindi dotato di due vani contenitori che permettono l’analisi simultanea di entrambe le sostanze, proteine e molecole, distinguendo così le due infezioni.
Questo genere di test rapidi, di solito, è caratterizzato da una scarsa attendibilità, ma l’azienda produttrice assicura che in questo caso la risposta è più affidabile. “Dà una risposta rapida che consente il rilievo del virus in massimo 15 minuti dopo soltanto 24/48 ore dall’aver contratto l’infezione. Al tempo stesso si potrà conoscere se il paziente ha contratto soltanto l’influenza di tipo A o B”, hanno precisato.
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