Il Ministero della Salute e l’Istituto Superiore di Sanità hanno pubblicato il monitoraggio settimanale inerente al covid. Attualmente sembra che nessuna regione sia a rischio.
In Italia i dati sul COVID sono in discesa. È stato possibile venire a conoscenza della situazione, grazie ai dati pubblicati in giornata.
Ogni 100 mila abitanti, l’incidenza è arrivata a circa 65 casi al giorno.
Oltretutto questa diminuzione si è vista anche nel Rt, giunto a 0,73, con un tasso di occupazione in discesa delle terapie intensive.
Con i nuovi dati è stato possibile verificare che nessuna regione e provincia mostra un rischio alto inerente alla diffusione del covid.
In Italia, i dati inerenti al Covid, continuano a migliorare. Ciò significa che con molta probabilità il periodo peggiore appartiene ormai al passato.
A dimostrarlo è il fatto che l’incidenza nazionale settimanale è nettamente in calo.
I dati raccolti dal 20 al 26 gennaio parlano di 65 casi ogni 100 mila abitanti.
Un grande miglioramento rispetto alla settimana precedente, ossia dal 13 al 19 gennaio, dove erano stati registrati 88 casi.
Nel report settimanale è stata posta grande attenzione all’indice di trasmissibilità della settimana a partire dal 4 gennaio al 17 gennaio.
Nel report è spiegato quanto segue: “è in diminuzione rispetto alla settimana precedente e sotto la soglia epidemica, pari a 0,73. È in diminuzione e rimane sotto la soglia epidemica Rt=0,70 (0,67-0,72) al 17 gennaio contro Rt=0,78 (0,76-0,81) al 10 gennaio”.
Infine, per quanto riguarda i ricoveri, la terapia intensiva non sta vivendo delle situazioni complesse rispetto al passato.
I ricoveri covid sono sempre più sotto controllo.
Il report evidenzia che “Il tasso di occupazione in terapia intensiva è in calo al 2,1% (rilevazione giornaliera ministero della Salute al 26 gennaio) contro il 2,3% (rilevazione al 19 gennaio). Il tasso di occupazione in aree mediche a livello nazionale scende al 6,4% (rilevazione giornaliera ministero della Salute al 26 gennaio) contro il 7,9% (rilevazione giornaliera al 19 gennaio)”.
Nel report vengono anche presi in considerazione i dati che riguardano l’andamento del contagio del covid delle Regioni.
In questi termini, nel documento è possibile leggere che non vi è nemmeno una regione o provincia italiana in cui il rischio di contagio risulta essere allarmante.
Al contrario, ci sono tre regione che sono state catalogate con un rischio moderato, mentre le altre diciotto appartengono alla categoria di rischio basso.
Sono nove le regioni in cui è presente almeno un’allerta resilienza, mentre tre vedono la presenza di un gran numero di queste allerte.
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