L’avanzata del Covid, contro ogni previsione, continua. In estate, molti pensavano, che il virus avrebbe rallentato la sua morsa. Ed invece è aumentata anche la corsa ai tamponi. Proprio sui tamponi, l’Unione Europea ha approvato anche il nuovo Tampone Coi.
Non solo ci da la possibilità di capire se siamo infetti o meno, ma anche un’altra possibilità. Vediamo di cosa si tratta.
Il Covid: abbiamo imparato a conoscerlo in questi due anni di pandemia. Forme forti, lievi, con sintomi o senza sintomi, variante A, B, C…insomma: siamo diventati, nel nostro piccolo, esperti anche noi di questa nuova malattia che, però, a detta degli esperti, da pandemica, piano piano, si sta trasformando in endemica (ovvero, un virus con il quale dovremmo abituarci a convivere).
Nonostante tutto, però, a differenza della scorsa estate, il virus sta circolando molto pi velocemente del previsto proprio in questi giorni, a causa della nuova variante Omicron 5, più lieve sì in alcuni casi, ma molto più contagiosa.
Tante, più del normale, sono le richieste di tamponi, siano essi antigenici da fare in farmacia che quelli da fare in casa. L’Unione Europea, fra l’altro, ha anche approvato diverse altre tipologie di tamponi, per aiutarci a capire non solo se siamo positivi o meno, ma anche i sintomi che ci portano a pensare di esser stati contagiati dal Covid.
Fra questi vi è il Tampone COI. Partiamo dalla sua sigla: “Cut Off Index”, che tradotto significa “indice di soglia”. Come funziona? Siamo abituati al classico e canonico tampone a strisce colorate che si evidenziano o meno, a seconda se siamo infetti oppure no. Il nuovo tampone, invece, ci fornisce un indice numerico.
Se il valore che ne esce è al di sotto dell’1, siamo negativi anche ai sintomi. Se è invece al di sopra, siamo positivi anche ai sintomi. Il costo? Poco più di 15€, quanto cosa il tampone antigenico classico in farmacia. Ma qual è la differenza con il tampone antigenico? Il prelievo è fatto allo stesso modo, ma è la striscia a cambiare colore e a diventare fluorescente e non più rossa.
Il risultato finale non può esser fatto a casa, ma visto solo con un apposito macchinario che permette anche di capire, in base a quanto è luminosa la striscia fluorescente, se la nostra positività (o meno) è alta o bassa, anche su quelli che sono solo i sintomi.
Quello che si stanno domandando tutti è: allora il nuovo tampone COI può individuare subito anche la carica virale? I medici e gli infettivologi sono molto scettici, poiché la carica virale viene rilevata, sì, ma in modo impreciso. Non come se avessimo fatto un tampone molecolare che ci dice con precisione se siamo stati contagiati dal Covid o meno.
Non sempre, dicono i virologi, chi ha carica virale bassa sia meno grave rispetto a chi ce l’ha alta. Il Covid deve esser analizzato, e con esso anche i sintomi, in base anche ad una serie di caratteristiche che riguardano l’intero stato fisico della persona e non soltanto da sintomi momentanei.
Non a tutti “piace” questo nuovo tipo di tampone COI, medici e virologi. In attesa della sua messa in commercio, impariamo e ricordiamoci sempre tutte le norme per evitare ulteriori contagi.
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