L’Unione europea accelera sulla data di inizio per somministrare il vaccino e fissa al prossimo lunedì la riunione con l’Agenzia del farmaco per discutere dell’adozione della profilassi Pfizer. La nuova data, fissata per il 21 dicembre, è stata accolta con entusiasmo dal capo della commissione Ursula von der Layen: “E’ probabile che i primi europei vengano vaccinati entro la fine del 2020“, come già sta accadendo in Regno Unito, Stati Uniti e Canada.
Le pressioni della Germania
Dopo l’arrivo degli ultimi dati da parte della Pfizer-BioNTech, l’autorità del farmaco spiega che, se possibile, chiuderà la revisione già lunedì prossimo, e non il 29 dicembre, come previsto in origine. Una spinta sull’acceleratore che arriva dopo le forti pressioni tedesche, dove il ministro alla Salute ha dichiarato: “Vogliamo cominciare a vaccinare prima della fine dell’anno in Germania“.
Speranza: “Vaccinazioni partano lo stesso giorno”
Un appello a cui si è unito anche il ministro della Salute Roberto Speranza, che ha proposto, insieme ai ministri di altri 7 Paesi Europei, tra cui Francia e Germania, che le vaccinazioni partano lo stesso giorno già nel mese di dicembre, senza attendere fino a gennaio. “Ci vuole ancora cautela e prudenza nei prossimi mesi, finché non avremo raggiunto una copertura vaccinale sufficiente“, continua Speranza. E aggiunge: “Ma la strada è giusta e finalmente si vede la luce in fondo al tunnel“.
La sfida più importante del 2021
Un primo vaccino contro il coronavirus approvato per l’uso in tutta l’Unione Europea entro Natale: si tratta di una possibilità concreta adesso che l’Agenzia per il farmaco Ema ha fissato per il 21 dicembre una riunione straordinaria del suo comitato di esperti.
“Quella del vaccino Covid – scrive Speranza su Facebook – è la sfida più importante dei prossimi mesi”: una sfida in cui si dovrà fare i conti anche con chi non vuole sottoporsi al vaccino, come sottolineato pochi giorni fa dal viceministro Sileri.
Ma Speranza si dichiara propositivo e ora spinge affinché la campagna vaccinale possa iniziare il prima possibile: “L’Italia ha sempre lavorato perché il percorso di approvazione di Ema fosse al tempo stesso rigoroso, trasparente e veloce“. E aggiunge: “È una buona notizia che tale processo possa completarsi già prima di Natale. Significherà che avremo finalmente a disposizione un vaccino efficace e sicuro“.