Un argomento di cui ha parlato a lungo Orazio Schillaci, il ministro della Salute, il quale ha affermato che due governi di segno politico opposto come quello del Gran Bretagna e della Spagna, hanno abolito totalmente l’isolamento domiciliare dei positivi.
Ed è proprio in quest’ottica che si ha intenzione di ragionare a lungo così da riuscire a semplificare il più possibile le regole.
Il ministro della Salute Orazio Schillaci ha voluto delineare il quadro della sanità italiana a seguito della pandemia. Molte sono le novità che sono presenti, tra cui la quarantena ai soggetti che risultano positivi. Tra non molto infatti potrebbe cambiare tutto.
Ed è proprio prendendo come esempio la Spagna e la Gran Bretagna le quali hanno eliminato del tutto l’isolamento domiciliare dei positivi, che anche in Italia si è deciso di semplificare le regole.
Attualmente infatti è imposto, a coloro che risultano positivi al Covid 19, un isolamento di 5 giorni di cui tre devono essere privi di sintomi.
Tenere la morsa meno stretta per le varie misure, tra cui anche l’isolamento domiciliare, sarà una decisione che verrà fatta in base all’andamento della pandemia, una condizione che attualmente sembra essere abbastanza migliorata.
Nonostante ciò è sempre molto importante restare prudenti anche perché l’inverno è alle porte. Il ministro Schillaci così propone cinque giorni di isolamento per gli asintomatici mentre, anche per chi ha dei sintomi lievi, il periodo di isolamento è sempre di 5 giorni. È molto importante però restare sempre con addosso la mascherina fino a quando il tampone non risulti negativo.
E questo è ciò che afferma l’istituto Spallanzani che ci tiene a condividere che attualmente il Covid sia molto meno patogeno e che stia ai cittadini essere responsabili eliminando così tutti quegli obblighi.
Un’altra ipotesi riguarda la presenza di un tampone indicativo, per il quale è necessario dare la parola fine all’isolamento senza tener conto dei giorni chiusi in casa.
Per il momento la legge afferma che sono cinque giorni che una persona deve restare lontano dalle altre nel momento in cui risulta positivo.
Attualmente però i cittadini non danno più peso alle regole ma cercano di fare come meglio credono cercando sempre di agire nel rispetto della popolazione. Infatti non tutti però hanno deciso di comunicare la positività all’ASL né tantomeno al medico curante. Inoltre, le persone che si accorgono di essere positive, affermano di avere dei sintomi così lievi da essere quasi impercettibili.
Attualmente è molto importante sapere che in Italia disobbedire alle norme risulta essere ancora un reato penale e quindi semplificare le varie disposizioni potrebbe essere una mossa inevitabile e necessaria.
Alessandro Vespignani, professore di Epidemiologia computazionale alla Northeastern University di Boston, afferma che: “Da 14 giorni a casa per i positivi persistenti si potrebbe scendere a 5 chiedendo di andare in giro con la mascherina”.
Attualmente coloro che risultano positivi devono sottostare ad un test molecolare o antigenico e soltanto in seguito entrare in isolamento.
Dopo il termine di 5 giorni sarà necessario effettuare un ulteriore test in cui si va ad attestare la negatività.
Nel caso in cui non ci sono più sintomi da due giorni, è molto importante continuare a restare in isolamento per 5 giorni così da concludere il tutto con un test antigenico.
Nel caso in cui la positività continui in essere, sarà necessario restare in isolamento per 14 giorni dopo la positività del primo tampone.
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