La campagna vaccinale contro il Covid è ripartita e ora l’Ema ha dato il via libera alle vaccinazioni per i bambini fino ai 5 anni.
Fa discutere la decisione dell’Ente Europeo per i Medicinali per quanto riguarda i farmaci realizzati da Pfizer-BioNTech e Moderna, poiché il limite minimo è quello di 6 mesi di età.
Ema: via libera ai vaccini anti-Covid per i più piccoli
Si è molto parlato dei vaccini contro il Covid fin dalla primissima dose e ora che si parla di quelli per i bambini l’opinione pubblica storce ancora di più il naso.
Soprattutto in queste ore dopo la decisione dell’Ente Europeo per i Medicinali, il quale ha approvato i vaccini Pfizer e Moderna a partire dai 6 mesi fino ai 5 anni di età.
In merito si è espresso anche il Comitato per i farmaci a uso umano, il Chmp, raccomandando di estendere a queste fasce di età anche altri vaccini come il Comirnaty e lo Spikevax contro il ceppo originale.
Modalità
Ma come verranno somministrati questi vaccini? È la domanda di coloro che approveranno la protezione per il proprio bambino e vogliono saperne di più.
È importante sapere che per entrambi i vaccini le dosi saranno inferiori rispetto a quelle destinate ai bambini più grandi e questo è il punto più importante che preoccupa tantissimi genitori pro vax.
Ma non c’è nulla di cui preoccuparsi, infatti gli esperti precisano che le dosi non saranno pesanti come quelle per gli adulti.
Il vaccino realizzato dalle aziende Pfizer e BioNTech è previsto in una somministrazione di 3 dosi contenenti 3 microgrammi di farmaco.
Le prime due verranno inoculate a distanza di 3 settimane l’una dall’altra mentre la terza verrà ricevuta dai piccoli pazienti trascorse 8 settimane dalla seconda.
Il Moderna invece si compone di due dosi da 25 microgrammi l’uno e dovrà essere iniettato a 4 settimane di distanza fra la prima e la seconda dose. Non è prevista una terza iniezione.
I vaccini per queste fasce d’età delicate verranno somministrate nei muscoli della parte superiore del braccio o, in caso di bambini molto piccoli, della coscia.
Effetti collaterali
Veniamo ora al punto cruciale della questione, ossia gli effetti collaterali. Questi dividono l’opinione pubblica fin dalla nascita dei primi vaccini contro il Covid ma se si parla di bambini piccoli la preoccupazione è maggiore.
Possiamo dire che gli effetti collaterali di entrambi i vaccini approvati sono paragonabili a quelli che tutti conosciamo.
Come nell’età adulta infatti, anche questi possono portare a sonnolenza, indolenzimento nel punto dell’iniezione, eruzione cutanea. Abbiamo poi perdita di appetito, irritabilità e pianto.
Ma l’Ema tranquillizza le famiglie italiane precisando che questi effetti saranno lievi e passeranno in pochi giorni.
L’ente rassicura inoltre che l’efficacia di entrambi continuerà a essere monitorata con un sistema di farmacovigilanza dell’Ue e gli studi in merito saranno condotti dalle autorità europee.
Insomma si tratta di farmaci sicuri e se i più scettici hanno ancora dei dubbi, basti pensare che sono le autorità nazionali a raccomandare le vaccinazioni in base ai tassi di infezione e ospedalizzazione del Paese.
Nulla di cui aver paura quindi poiché anche i soggetti finora considerati troppo vulnerabili come i bambini, potranno disporre della giusta protezione contro questo virus in totale sicurezza.