A quanto pare dopo mesi di apparente “calma”, spunta una nuova variante di Covid19. Si tratta della Kraken che a quanto pare non dovrebbe essere pericolosa per gran parte della popolazione.
Secondo la comunità scientifica, se pure la variante Kraken non dovrebbe avere effetti dannosi sulla popolazione, questa ha in realtà una capacità di diffusione molto più ampia delle altre varianti. L’Oms in ogni caso invita tutti a tenere le mascherine nei luoghi chiusi.
Kraken: la nuova variante di Covid19, di cosa di tratta
Dopo mesi in cui la comunità mondiale era finalmente riuscita a convivere con il Covid19, spunta ora una nuova variante. Si tratta della Kraken, meglio conosciuta dagli studiosi come XBB. 1.5.
Il Centro europeo per le malattie infettive ha dichiarato che la variante non dovrebbe essere pericolosa per la maggior parte della popolazione. Invitando però le persone immunodepresse, non vaccinate e gli anziani a prestare molta attenzione. Maggiore sarà il grado di immunità, maggiore sarà la capacità dei soggetti di contrastare anche la nuova variante.
A quanto pare però la variante Kraken non è ancora giunta in Europa. Infatti il Centro europeo per le malattie infettive ha affermato che per ora all’interno del nostro continente la pandemia è in una fase di netto calo.
Le stime però si aspettano che la nuova variante possa colpire anche l’Europa entro due mesi. Questo a causa dell’estrema velocità con cui essa si diffonde.
Infatti gli Stati Uniti, in cui la variante è ormai predominante, hanno comunicato che la Kaken si diffonde ad una velocità nettamente superiore rispetto alle altre varianti del Covid19, precisamente del 12% in più.
In ogni caso per ora nessuno studio dimostra che la nuova variante sia più letale o più preoccupante delle precedenti.
Gli avvertimenti dell’Oms
L’Oms in ogni caso invita la popolazione mondiale a non abbassare la guardia, specificando l’importanza delle mascherine.
All’interno della sua guida su Covid19, mascherine e cure, ha specificato:
“Le mascherine continuano ad essere uno strumento chiave contro il Covid19”.
Consigliando di portarle in ogni caso, soprattutto nei luoghi chiusi, a prescindere dalla situazione epidemiologica locale. In vista di una diffusione del virus a livello globale.
Soprattutto in vista delle nuove preoccupazioni provenienti dalla Cina. A tal proposito, la rivista Eurosurveillance ha pubblicato i primi risultati dei tamponi appartenenti alle persone provenienti dalla Cina e giunte poi in Italia. Per ora non vi sono dati preoccupanti.