Condannato a quattro anni e nove mesi per pedofilia, don Maurizio Inzoli. La sentenza è arrivata alla fine del processo con rito abbreviato che si è tenuto a Cremona. La procura aveva chiesto per l’ex capo di Comunione e Liberazione una condanna a sei anni, in totale sono otto gli episodi di abusi sessuali di cui il prete ha dovuto rispondere.
Tra i fondatori del banco alimentare, don Maurizio Inzoli non potrà più avvicinarsi a luoghi frequentati da minori. Il sacerdote era stato sospeso dalla Congregazione per la Dottrina della Fede, per fatti risalenti al periodo tra il 2004 e il 2008 e di cui il Tribunale di Cremona lo ha dichiarato colpevole. Inzoli era allora rettore al liceo linguistico Shakespeare e parroco della chiesa della Santissima Trinità di Crema, il sacerdote avrebbe abusato dei giovani non solo all’interno dell’istituto, ma anche negli alberghi dove portava i suoi studenti durante le vacanze estive. Papa Ratzinger gli aveva inflitto la riduzione allo stato laicale, Papa Francesco aveva ammorbidito la posizione della Chiesa nei suoi confronti ‘condannandolo’ a una vita di preghiera e “umile riservatezza”.
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