Nel libro Crepapelle (Intrecci edizioni) la scrittrice Paola Rondini esplora il caos che, ingovernabile, inceppa gli ingranaggi, li devia… e lo fa muovendosi tra solitudini eroiche e smania di perfezione, con suggestive incursioni in un passato dove l’amore ha vinto tutto. Forse anche la morte! Crepapelle, inoltre, vanta una copertina d’autore, omaggio dell’artista americano Zio Ziegler.
La trama di Crepapelle
Un anziano signore dalla pelle ambrata e dalle spalle resistenti, di nome Edo, una volta al mese distribuisce agli automobilisti fermi al semaforo un foglio di carta pieno di frasi all’apparenza senza senso e firmato Crepapelle.
Per Giacomo, chirurgo plastico dal successo programmato con cura maniacale, quel foglio e quella firma diventano un elemento di disturbo che offusca l’occhio millimetrico e rende insicuro il bisturi.
La sua routine trionfale salta e, nell’esplosione, si frantuma anche la vita di una sua paziente, già sedata e pronta a ricevere la sua dose di futuro. Lei è Greta, una ragazza di cinquant’anni, fresca di divorzio e in corsa per la sua seconda chance. Da quel momento, per i due protagonisti niente sarà più come prima e niente tornerà al suo posto.
La copertina di Crepapelle
La copertina di Crepapelle, raffigurante un uomo di picassiana memoria, è omaggio dell’artista americano Zio Ziegler al romanzo, all’autrice Paola Rondini e all’editore “Intrecci edizioni“. L’opera riassume alla perfezione lo suo sguardo sul mondo dell’anziano protagonista e le imperscrutabili intersezioni che legano gli altri personaggi… e, di riflesso, i lettori.
L’autrice di Crepapelle
Paola Rondini nel 2003 ha pubblicato il suo primo racconto breve, “Stop-Play”. Nel 2007 ha invece esordito con il suo primo romanzo, “Miniature”, successivamente tradotto anche in Germania e Spagna. Nel 2010 l’autrice di “Crepapelle” pubblica il secondo romanzo “I fiori di Hong Kong” e, nel frattempo, continua a coltivare la sua passione per i racconti brevi: “Double-Face” e “Per Elisa”. Nel 2014 pubblica con Fernandel “Il salto della rana”.