Il lancio della Crew Dragon è riuscito: avvenuto dalla storica rampa 39/A del Kennedy Space Center le stesse delle missioni Apollo e dello Space Shuttle adibite alla costruzione della Stazione Spaziale, la missione apre un nuovo scenario riportando gli Stati Uniti in prima linea nella conquista dello spazio. A breve è atteso il rientro a Terra del primo stadio del razzo Falcon 9 della SpaceX, che con questa missione ha affrontato l’ottavo lancio dall’inizio del 2020.
Gli astronauti Bob Behnken e Douglas Hurley sono entrati nella Stazione spaziale internazionale. Il portellone della Crew Dragon della SpaceX, la prima navetta privata a prestare un passaggio per astronauti verso la Iss, si è aperto alle 19.02 ora italiana, dopo circa 20 ore e la manovra di aggancio. Tre ore dopo l’attracco, il tempo necessario per pressurizzare l’ambiente di raccordo, portarlo a temperatura e controllare che non ci fossero perdite, Christopher J. Cassidy e i cosmonauti russi Anatoly Ivanishin e Ivan Vagner li hanno accolti nella loro nuova casa nello spazio, per la missione Demo-2.
Dopo le cerimonie del caso, da Houston si sono collegati e l’amministratore della Nasa, Jim Bridenstine, ha dato il benvenuto ai due cosmonauti: “Noi e tutto il Paese siamo orgogliosi di voi, state ispirando il mondo. Avete dormito?”. “Siamo riusciti a dormire durante le sette ore che avevamo a disposizione – ha risposto Bob Behnken – rispetto allo Shuttle il viaggio è stato molto più fluido“. “È andato tutto come doveva andare, proprio come al simulatore” ha confermato Doug Hurley.
Bridenstine poi ha rinnovato e ribadito l’obbiettivo della missione: “Questo è solo l’inizio. Tanto deve ancora venire. Andremo sulla Luna con lander privati, tutto questo porterà a un giorno fantastico quando porteremo uomini e donne a vivere e lavorare a lungo sulla Luna. E poi su Marte. Questa è una nuova era del volo umano nello spazio”.
Dopo il lancio da Cape Canaveral e l’entrata in orbita, sono passate quasi 20 ore di viaggio fino all’attracco all’ISS. Durante la salita verso la Stazione spaziale, Bob Behnken e Douglas Hurley hanno avuto modo di prendere confidenza con l’ambiente circostante. Svestiti delle nuove tute, in pantaloni e t-shirt, i due hanno mostrato al mondo la comodità della nuova capsula. Si sono goduti la vista dagli oblò e giocato con Tremor, l’apatosauro glitterato che li ha accompagnati durante il volo. Poi qualche ora di sonno. Per loro come sveglia, la canzone dei Black Sabbath Planet Caravan.
Gli occhi del mondo sono tutti sugli astronauti e sulla Space X, che dopo 9 anni hanno riportato gli Stati Uniti ad affrontare una missione spaziale. Oltre ad esse una grande svolta per il settore spaziale, che si appoggia sempre di più al privato, l’obbiettivo della missione stessa è enorme e futuristico visto che segna il primo passo verso la colonizzazione lunare e l’esplorazione del pianeta rosso.
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