Crisanti contro Schillaci: “Di sanità pubblica non capisce nulla”

Andrea Crisanti si è scagliato duramente, senza mezzi termini, contro il ministro della Salute, Orazio Schillaci. A detta sua, in pratica, tutte le iniziative introdotte dal nuovo governo in merito al Covid sarebbero inutili e, anzi, potrebbero essere nocive per la popolazione.

Crisanti
Andrea Crisanti – Nanopress.it

Le parole di Crisanti, senatore del Pd e direttore di Microbiologia a Padova, in merito a ciò che ha proposto Schillaci sono state dure, taglienti, anche abbastanza pesanti. Secondo lui, insomma, il suo collega sarebbe un’ottimo medico, ma addirittura di sanità pubblica non capirebbe nulla.

Andrea Crisanti contro Orazio Schillaci

Pare che Andrea Crisanti, senatore del Pd e direttore di Microbiologia a Padova, non apprezzi affatto il ministro della Salute in carica, Orazio Schillaci. Anzi, dobbiamo dire che non apprezza le sue scelte in questa veste, perché sulle sue competenze mediche non ha nulla da dire.

Almeno questo è quanto è emerso dalle sue parole durante l’intervista rilasciata a The Breakfast club su Radio Capital. I due – ci ha tenuto a specificare il professore – non si conoscono affatto, che equivale un po’ a dire che il suo “attacco” non è personale. Ma è comunque abbastanza pesante, se si pensa che è arrivato a dire che Schillaci di sanità pubblica non capisce nulla.

La genesi di questo “astio”? La decisione del ministro di eliminare le mascherine negli ospedali. In effetti, questo è stato ed è a oggi uno dei punti più controversi dall’avvento di Giorgia Meloni al governo (considerando che è un fatto che risale a pochi giorni fa però). Schillaci in sostanza ha chiesto che ci possa essere finalmente un ritorno alla normalità. Cosa che però comprenderebbe una sorta di rivoluzione negli ospedali, che partirebbe appunto con lo stop all’obbligo di mascherina e terminerebbe con il rientro del personale sanitario che era stato sospeso perché non vaccinato. Il tutto ignorando completamente il fatto che solo nell’ultimo mese il Covid ha causato ben 1714 vittime.

Neanche questo dato però pare aver scoraggiato Schillaci, che sembra essere fermo sulle sue decisioni: del resto, è apparso immediatamente chiaro che la sua linea di pensiero e azione sarebbe stata diametralmente opposta rispetto a quella di Roberto Speranza, a cui eravamo anche in un certo senso abituati.

Da qui, una serie di critiche da cui traspare più che altro una grande preoccupazione per ciò che sarà. Del resto, sappiamo ormai tutti che il Covid non è prevedibile, quindi, a oggi, non possiamo sapere ciò che accadrà, se e come il virus muterà ancora, quanto quindi sarà trasmissibile in futuro e quanto i suoi sintomi saranno gravi.

E così, nel mare magnum delle polemiche nate intorno all’abolizione della mascherine negli ospedali, forse la più consistente è stata quella della Società italiana di Medicina d’Emergenza – Urgenza (Simeu), che ha chiesto esplicitamente che la guardia possa essere tenuta ancora alta, perché, sebbene il virus sia chiaramente cambiato, la soglia di attenzione deve continuare a essere sempre alta.

Il problema è il seguente: nel Pronto Soccorso, in cui è evidente che ci siano persone fragili, che stanno affrontando serie problematiche, non si può abbassare la guardia. Ecco perché i medici chiedono che almeno qui tutti possano ancora continuare ad applicare regole che ritengono “elementari”, tra cui in primis l’uso delle mascherine.

Oraziio Schillaci
Oraziio Schillaci – Nanopress

Questa appunto è, come abbiamo anticipato, solo una delle tantissime critiche sopraggiunte. Un’altra è arrivata proprio da Crisanti, le cui parole sono state taglienti, dure, aspre.

Le parole di Crisanti

Mentre ha deciso di intervenire anche il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, che ha intimato alla Sanità pubblica di “mantenere alta la sicurezza soprattutto dei più fragili, dei più anziani, di coloro che soffrono per patologie pregresse”, sono arrivate come un fulmine a ciel sereno, spiazzando tutti, soprattutto per la loro potenza. “Siamo in una situazione di equilibrio grazie ai vaccini, ma il Covid non è sparito. Ancora non conosciamo la capacità evolutive del virus di generare varianti in grado di causare malattia grave. Non scordiamoci che la nostra priorità resta proteggere i fragili. In ospedale e nelle Rsa ci sono proprio i fragili: togliere le mascherine in ospedale è una misura da analfabeti di sanità pubblica”: con queste parole il senatore e medico ha riassunto il suo pensiero sull’iniziativa di Schillaci.

Ma non finisce qui, anzi questo forse è solo l’inizio della sua “polemica”. Schillaci, infatti, ha anche proposto un altro cambiamento: il bollettino dei positivi, dei ricoveri e dei decessi non sarà più giornaliero, ma diventerà settimanale. Sarà quindi reso disponibile ai cittadini ogni venerdì, come ha annunciato tramite un tweet il ministero della Salute. Il motivo di questa variazione? Sempre lo stesso: la volontà di tornare gradualmente alla normalità, sia nelle attività che nei comportamenti, soprattutto oggi che sono passati ormai sei mesi dalla sospensione dello stato d’emergenza.

Crisanti, però, non è d’accordo neanche su questo. Sempre nella stessa intervista ha infatti detto: “Se la maggioranza di governo vuole dimostrare che non c’è più la pandemia e che le misure che metteranno in atto non hanno alcun impatto, allora dovevano pretendere che rimanesse il bollettino giornaliero per mostrare che l’allentamento delle misure non ha alcun impatto. La trasparenza è una misura di rispetto verso tutti quanti. Non mi aspettavo che il governo partisse con le sue misure dal Covid, sono rimasto deluso da Meloni che in Senato non ha citato i vaccini, ha strizzato l’occhio a posizioni populiste e no vax”. 

Insomma la sua posizione è chiara. Per lui tutte le iniziative da parte del nuovo governo in merito al Covid e, quindi, al modo in cui dobbiamo porci nei suoi riguardi, sono finalizzate sempre allo stesso scopo: andare incontro ai no vax, per assicurarli il loro appoggio, insabbiare alcune informazioni inerenti alla pandemia, per farla apparire meno grave di quello che è, far cadere un’ombra anche sui vaccini, che sembrano non essere stati presi proprio in considerazione, almeno per adesso.

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