Il microbiologo Andrea Crisanti, consulente per l’emergenza Covid per la Regione Veneto e direttore del Dipartimento di medicina molecolare dell’università di Padova, è intervenuto stamattina durante la trasmissione Agorà su Rai 3 per parlare delle prospettive della pandemia e le ipotesi di una fine delle restrizioni.
Nonostante sia sempre stato molto cauto e abbia sempre invitato a optare per restrizioni dure contro il Covid, ora sembrerebbe più ottimista. Merito della campagna vaccinale e dell’evoluzione del virus, che ora si può fermare.
Si potrebbe parlare di ritorno alla normalità verso la fine dell’estate: “Per fine agosto inizio settembre saremo vicino all’immunità di gregge, che non significherà trasmissione bloccata ma che possono essere eliminate alcune restrizioni tenendo l’indice di trasmissione basso“.
Crisanti ha voluto sottolineare che eliminare completamente il virus è impossibile in breve tempo: ci si è riusciti solo col vaiolo e con la poliomielite il traguardo è vicino, ma sono comunque serviti anni di vaccinazioni a tappeto. In futuro si potrà soltanto controllare la diffusione e cercare di limitare le varianti.
Il tasso di mortalità da Covid calerà solo quando la popolazione over 65 sarà quasi totalmente vaccinata.
Crisanti: la campagna vaccinale gestita male
Il microbiologo ha però criticato la gestione della campagna vaccinale delegata alle Regioni. Ognuna ha agito in maniera indipendente, con la conseguente disparità di somministrazione delle dosi.
Crisanti invita a prendere come esempio paesi come la Germania e il Regno Unito che hanno agito in maniera compatta. Ora bisogna lasciare che Francesco Paolo Figliuolo organizzi al meglio la campagna per velocizzarla e mettere l’Italia in pari con il resto d’Europa.