Nelle prossimo ore dovrebbe tenersi la conferenza stampa di Matteo Renzi alla Camera. Un momento che segnerà il punto di svolta per l’esecutivo di Giuseppe Conte, se si continuerà a lavorare, oppure se si attualizzerà la crisi di governo.
In questo clima d’attesa, gli appelli per riaprire un dialogo sono tanti, e arrivano da tutte le aree di governo. Italia Viva comunque sembra decisa a una rottura.
Beppe Grillo ha condiviso sui suoi canali scoial la lettera a firma del deputato pentastellato Giorgio Trizzino che sembra strizzare l’occhio ad un governo di unità nazionale.
Il cofondatore del Movimento 5 Stelle chiede tra le ricghe che “tutti i partiti” siglino “un patto a lavorare per la ricerca di un obiettivo condiviso che altro non può essere che la ricerca del bene comune per il Paese“.
“Non può esistere in questo momento una distinzione tra maggioranza ed opposizione perché tutti i rappresentanti del popolo devono contribuire uniti a sostenere, in uno dei momenti piu’ bui della sua storia, il Paese”, si legge nella lettera condivisa da Grillo. “Nessuno cerchi scuse o pretesti per sottrarsi a questa grande responsabilità o ancor peggio faccia in questo momento biechi calcoli elettorali sul proprio futuro“, aveva scritto Trizzino.
Non è tardata però la risposta di Matteo Salvini: “Vergogna, rabbia e disgusto per lo squallido teatrino Pd-M5s. Siamo pronti ma non ai minestroni. Vedo che Grillo per disperazione dice ‘tutti dentro’. Con certa gente non posso starci“. Il leader della Lega quindi non dà nessuna possibilità a questo governo di unità nazionale per evitare la crisi di governo.
Dello stesso avviso il vicepresidente di Forza Italia, Antonio Tajani: “Noi non parteciperemo assolutamente a un governo con forze di sinistra di cui non condividiamo né programmi né valori”. Tajani mette in chiaro che per FI “il voto sarebbe la strada più logica da seguire“, e aggiunge che “nel caso noi siamo prontissimi, così come anche il resto del centrodestra“.
Per scongiurare la crisi di governo, Luigi Di Maio su Facebook chiede “serietà e responsabilità in questo momento storico“, esortando “tutti” a fare “un passo indietro per amore del Paese“.
Anche il capo delegazione M5s Alfonso Bonafede chiede ai colleghi di “concentrarci sulle cose da fare“.
Anche dall’ex partito di Renzi arrivano appelli per scongiurare la crisi di governo. Il ministro dem Enzo Amendola chiede che l’interesse generale prevalga su quello di parte. Sempre dal Partito Democratico, il capogruppo al Senato Andrea Marcucci chiede un riavvicinamento con i renziali: “Non ci vogliono responsabili ma senso di responsabilità per l’Italia. Non vanno accentuati i toni, il Pd sta ancora mediando, Italia viva ha contribuito a migliorare il Recovery, Conte ha accolto le modifiche. Va rilanciato l’azione di questa maggioranza e di questo governo. Io ci credo ancora, serve una maggioranza politica con Italia viva“.
“Fare di tutto per riprendere il dialogo, il confronto nella maggioranza, per trovare una soluzione alla crisi e affrontare con responsabilità i prossimi decisivi passaggi come lo scostamento di bilancio e i ristori economici alle imprese“: così si è unito al coro il segretario Pd Nicola Zingaretti.
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