Si apre la crisi di Governo con le dimissioni di Mario Draghi. L’annuncio del Primo Ministro, dopo un colloquio con Mattarella, al cdm: “La maggioranza di unità nazionale non c’è più”.
“Non ci sono le condizioni per realizzare il programma“. Con queste parole Mario Draghi ha annunciato le sue dimissioni ai ministri. Dopo il muro ricevuto dal Movimento Cinque Stelle sul Decreto Aiuti, il Presidente apre la crisi di Governo dopo il colloquio con Mattarella.
Mario Draghi ha annunciato al cdm le sue dimissioni, dando il via alla crisi di Governo.
Nonostante il Decreto Aiuti abbia ricevuto la fiducia con 172 sì, i Cinque Stelle con la loro astensione hanno posto una grave ipoteca sul futuro della legislatura. Si apre la crisi di Governo con le dimissione annunciate dal Primo Ministro al cdm.
“Non ci sono le condizioni per realizzare il programma“. Questo l’annuncio di Mario Draghi ai ministri. Dopo il muro ricevuto dal Movimento Cinque Stelle sul Decreto Aiuti e dopo giorni assolutamente concitati. Lo stesso Draghi aveva avvisato che non ci sarebbe stato futuro per questo Governo senza il sostegno dei pentastellati.
Questa sera – come annunciato al consiglio dei ministri – presenterà le dimissioni al Presidente della Repubblica. Mario Draghi ha aperto ufficialmente la crisi di Governo, parlando nel suo intervento di aver fatto il massimo per venire in contro alle esigenze di ogni forza politica.
Uno sforzo non sufficiente, continua nel suo discorso, a mantenere quella compattezza fondamentale per andare avanti. “Questo esecutivo – ha concluso il presidente dimissionario – sarebbe andato avanti soltanto se ci fosse stata la prospettiva di poter realizzare il programma su cui le forze politiche avevano votato la fiducia“.
Grillo, al fianco di Conte, è intervenuto sostenendo che il Movimento richiede risposte vere, “strutturali”. E nessuno, come affermato da Giuseppe Conte, potrà avere i voti del Movimenti senza queste premesse.
Un Movimento disposto a votare solo dopo risposte concrete. Lo aveva affermato Giuseppe Conte nel pomeriggio di oggi.
Proprio il leader del M5S, Giuseppe Conte, ha convocato una nuova riunione del Consiglio nazionale dei pentastellati per le 20 di questa sera, come riferisce l’Adnkronos.
Il Ministro Di Maio, al contrario, ha accusato gli ex compagni di partito – dopo aver avvertito sugli eventuali scenari critici in termini economici che causerebbe una crisi di Governo – di aver già programmato questa strada diversi mesi fa.
Draghi mercoledì si presenterà alle camere. Renzi ha affermato di voler trovare una soluzione per ridare la fiducia, mentre di altro avviso la Meloni ha dichiarato: “Non si scherzi, la legislazione è finita”.
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