Un calendario sintetico che indica le giornate principali in cui si tornerà a discutere e a decidere in UE su come arginare la crisi energetica continentale dovuta alle speculazioni di Putin sul gas russo.
Il tempo per assumere una decisione è sempre meno: da un lato l’arrivo dell’inverno (e il conseguente aumento dei consumi di gas), dall’altro la minaccia moscovita di totale taglio degli approvvigionamenti e nel mezzo famiglie e imprese europee erose nel portafogli dall’aumento vertiginoso dei prezzi energetici.
Il cronoprogramma deve in realtà cominciare con la data già trascorsa del 9 settembre, quando i ministri europei dell’energia si sono riuniti a Bruxelles per intavolare le prime strategie per uscire dalla difficile situazione energetica.
Tra le misure proposte in quella sede c’è un price cap europeo sul costo del gas, il quale però divide i Paesi riguardo all’estensione del provvedimento, ossia se vada applicato al solo idrocarburo russo, o a tutto il gas commercializzato in UE.
Poi si vorrebbe stabilire un piano di riduzione dei consumi da declinare su ogni stato membro e si è pensato anche ad una manovra di disaccoppiamento del prezzo dell’elettricità da quello del gas, al fine di abbassare il costo della prima.
Il giorno successivo, il 10 settembre, la presidente della Commissione Europea, Ursula Von Der Leyen, ha specificato che l’intento dell’Unione Europea è quello di garantire prezzi sul mercato dell’energia economicamente accettabili riuscendo al contempo a garantire alle 27 nazioni UE la sicurezza degli approvvigionamenti.
Dopo gli eventi del 9 e 10 settembre per tornare a parlare di energia in Europa bisogna attendere il 14 settembre, quando i commissari europei, riuniti in consiglio a Strasburgo, definiranno le proposte della Commissione UE, le quali saranno poi inviate alle varie capitali continentali per una prima disamina da parte dei vari esecutivi nazionali.
Il giorno seguente, il 15 settembre, Ursula Von Der Leyen pronuncerà, quest’anno atteso più che mai, il discorso sullo “Stato dell’Unione”.
Entro fine mese i ministri dell’energia europei dovrebbero tornare ad incontrarsi, dopo il consesso del 9 settembre.
Sicura invece è la riunione informale del Consiglio Europeo dei capi di stato e di governo fissata per il 6 e 7 ottobre a Praga. È questa ad essere ritenuta la prima data davvero utile per iniziare a porre le basi fattuali di un tetto al prezzo del gas europeo (il price cap).
Nuovo vertice dei ministri dell’energia si dovrebbe tenere sempre a Praga (la Repubblica Ceca detiene la presidenza di turno in UE) tra l’11 ed il 12 ottobre.
Infine il 20 e 21 ottobre è organizzato il meeting del Consiglio Europeo a Bruxelles.
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