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Cristiano Ronaldo: museo, statue e infanzia, tutto sul campione del Real Madrid

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Cristiano Ronaldo non è solo numeri, gol e trofei. Il campione portoghese del Real Madrid, vincitore di Palloni d’oro e titoli, ha una vita privata intensa. Un’infanzia non facile, una fama che arriva in tutte le parti del globo. Ha pure un museo e diverse statue a lui dedicate. A 32 anni, insomma, l’ex Manchester United è un’icona moderna, una storia che merita di essere scoperta e raccontata.

Cristiano Ronaldo, il museo a Funchal

A Funchal, in Portogallo, c’è un museo internazionale interamente dedicato a Cr7. La provincia autonoma di Madeira ha voluto così omaggiare il calciatore, che qui è nato, nel 2013, con un investimento di 1,5 milioni di euro. Ma dopo che il Portogallo ha trionfato agli Europei 2016, lo stesso attaccante ha deciso di aprire uno spazio espositivo più grande accanto al vecchio museo. L’edificio zeppo di storia si trova nella centralissima Praça do Mar, dove c’è anche un albergo che porta il nome del giocatore, il ‘Pestana Cr7 hotel’. All’interno del museo, è possibile ammirare una statua di Ronaldo con addosso la maglia numero 7 del Portogallo e una copia del Pallone d’oro vinto.

La carriera di Ronaldo viene riproposta fin dai suoi esordi con lo Sporting Lisbona prima della fama raggiunta con la maglia del Manchester United e del Real Madrid. Ci sono i trofei vinti, sia quelli individuali sia quelli con le squadre di club.

Cristiano Ronaldo, le statue in suo onore

Oltre alla statua a grandezza naturale presente al museo di Funchal, Cristiano Ronaldo ne ha una pure a Madeira, proprio all’aeroporto della città portoghese. Si tratta di un mezzo busto in bronzo, che qualcuno ha pure criticato. Del resto, appena arrivi in questa zona del Paese, scopri che Cr7 è davvero qualcosa in più di un nome da almanacchi calcistici. Lo scalo di Madeira infatti è stato intitolato al campione del Real Madrid: “Vedere questo aeroporto portare il mio nome è qualcosa di molto speciale, tutti sanno quando sono fiero delle mie radici”.

A fare il mezzo busto è stato Emanuel Santos, che poi ha rivelato un particolare curioso: “Cristiano mi ha chiesto di eliminare le rughe dall’occhio destro per sembrare più giovane”.

C’è anche un’altra statua, questa che riprende l’intera figura di Cr7, che fino a poco tempo fa si poteva ammirare tra le strade di Funchal. Interamente in bronzo, è stata rimossa dalla Praça do Mar per finire direttamente nel museo. L’opera è di Ricardo Veloza, misura 3,40 metri di altezza e pesa 800 chilogrammi. Era stata inaugurata nel 2014, ma siccome è stata imbrattata con il come di Leo Messi e il suo numero 10, è stata spostata al sicuro. Solo un altro mito portoghese, Eusebio, ha avuto l’onore di vedersi dedicare una staua.

Infine, va segnalata la statua di Cristiano Ronaldo con la maglia del Portogallo al Museo delle Cere di Madrid, inaugurata nel 2013.

Cristiano Ronaldo, quando era un brutto anatroccolo

C’era un tempo in cui Cristiano Ronaldo, ben lontano dall’essere famoso e idolatrato da tutte le donne del mondo, era un brutto anatroccolo. Il fisico scolpito e il viso perfetto da sex symbol non lascerebbero immaginare un passato come tanti, probabilmente preso anche in giro per i brufoli. Lui che ha conquistato donne bellissime come Irina Shayk, Alice Goodwin e Gemma Atkinson, non piaceva quando era un ragazzino.

Se in campo, fin da piccolo, ha iniziato a mostrare di cosa era capace, fuori dal rettangolo di gioco era tutt’altro che un campione di bellezza e seduzione. Denti imperfetti, tendenza all’acne, chioma ballerina: chi avrebbe mai detto che un giorno sarebbe diventato un dongiovanni e avrebbe raccolto l’eredità di David Beckham. Non che il fiore sia sbocciato senza aiuti. I soldi hanno fatto molto perché Cr7 ha avuto la possibilità di curarsi i denti da un ottimo odontotecnico e si è preso maggiormente cura del proprio corpo.

Caratterialmente, pure, non era un angioletto. La madre parla di un figlio capriccioso e che piangeva facilmente. Quando tornava a casa dopo gli allenamenti o le partite, la madre gli diceva di studiare, ma lui rifiutava spiegando che non era un suo dovere e tornava in strada a tirar calci a un pallone.

Cristiano Ronaldo, le voci sulla sua omosessualità

A dire il vero, il tombeur de femme potrebbe essere pure gay. Girano voci sulla presunta omosessualità di Cristiano Ronaldo, infatti, e che le conquiste servano solo a fare da paravento alle sue reali inclinazioni sessuali. Pure in campo, spesso, gli avversari lo insultano chiamandolo ‘maricon’, che significa in spagnolo proprio omosessuale, ma in tono spregiativo. Famoso un battibecco con Koke, durante il derby Atletico Madrid – Real Madrid. Il primo insulta Cr7 dandogli del gay, il secondo gli risponde: “Se ti vedo a Madrid, vedrai cosa ti faccio. Maricon sì, ma molto ricco, cabron”.

In realtà, non c’è mai stato alcun coming out da parte del campione portoghese, né foto che lo ritraggono con amanti uomini. Che sia tutta invidia, insomma?

Cristiano Ronaldo, i figli e l’inseminazione artificiale

Nel 2010 Cristiano Ronaldo è diventato papà, senza mai svelare il nome della madre, che sarebbe una donna britannica. Il giocatore si è assunto la piena paternità e ha deciso di prendersi cura da solo del bambino, chiamato Cristiano jr, dando alla mamma 10 milioni di sterline per rinunciare a qualsiasi diritto sul piccolo. Più recentemente, invece, il bomber del Real Madrid ha deciso di ricorrere all’inseminazione artificiale, con una donna che vive negli Stati Uniti, una mamma surrogata. E non si tratterebbe di un figlio solo, ma di due gemelli.

Cristiano Ronaldo, un patrimonio milionario

Cristiano Ronaldo, quando smetterà di giocare a calcio, avrà messo da parte un’autentica fortuna. Attualmente, è lo sportivo più pagato al mondo. Con il Real Madrid, il cui contratto scade nel 2021, intasca 421 mila euro alla settimana. Sono poi gli sponsor a fare il resto: la Nike gli dà circa un miliardo di dollari per un contratto a vita. Poi ci sono Armani, Tag Heuer, PokerStars e Castrol.

Cr7 ha pensato pure a come guadagnare una volta finita la carriera da calciatore, insomma. Ha creato il proprio marchio, ‘Cr7’, concentrato in particolare su biancheria intima e altri prodotti di abbigliamento. Possiede due hotel in Portogallo: oltre a quello di Funchal, quello di Lisbona. Ha poi aperto recentemente la sua prima palestra.

Il patrimonio netto della stella portoghese si aggira tra i 230 e i 290 milioni di euro. Secondo ‘Forbes’, nel 2016, ha guadagnato 88 milioni di dollari, al quarto posto nella lista delle 100 celebrità più ricche.

Cristiano Ronaldo, l’infanzia infelice

Un vero e proprio riscatto per Cristiano Ronaldo che ha avuto, invece, un’infanzia molto difficile. Il papà Dinis, ex giardiniere, era dedito all’alcol, vizio per cui è morto. Non solo: il figlio maggiore Hugo ha cominciato a drogarsi quando Cristiano aveva 14 anni. Tra l’altro, Dinis e Cr7 erano inseparabili, il giocatore ha cercato più volte di convincere il padre a farsi curare, senza però sortirne effetti.

La morte del genitore è avvenuta a 52 anni, alla vigilia di una partita importante, il match di qualificazione ai Mondiali in Russia da parte del Portogallo. E al funerale, Cristiano non riusciva a smettere di piangere. Per il fratello Hugo, è stato il campionissimo a occuparsi di tutte le spese: “I suoi soldi hanno salvato la vita del fratello”.

Alessandro Pignatelli

Alessandro Pignatelli è stato collaboratore di Nanopress dal 2016 al 2018, occupandosi principalmente di cronaca e sport.

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