Alcuni archeologi israeliani dell’Università di Haifa sono convinti di aver trovato le prove che testimoniamo come era il vero volto di Gesù Cristo. Tutto grazie al ritrovamento di alcuni antichissimi dipinti che raffigurerebbero proprio il Cristo Salvatore. Dal momento che le opere sono deteriorate, occorre un po’ esercitare la fantasia per poter vedere in quei segni il volto di un uomo, ma gli studiosi sono certi si tratti proprio di Gesù.
Il volto di Cristo è stato trovato in alcuni dipinti sui muri del battistero di Shivta, un edificio con tre chiese di antica origine bizantina sito nel deserto del Negev, nel Sud di Israele. Che oggi è un importante sito archeologico.
Nel dipinto si può ammirare una raffigurazione di Gesù durante il battesimo. L’opera risale all’età paleocristiana, era conosciuto già da un secolo ma nessuno ci aveva mai visto niente sui muri, dato che lo stato di conservazione in cui versava la chiesa era pessimo.
A rilevare i contorni del volto raffigurato nel dipinto, oramai veramente tanto deteriorato dal tempo, è stata una storica dell’arte, Emma Maayan-Fanar. Anche lei fa parte del gruppo di ricerca dell’Istituto di archeologia Zinman dell’Università di Haifa.
Gesù non aveva barba né capelli lunghi e fluenti
La storica ha intuito che alcuni lineamenti cremisi del dipinto sul battistero mostrerebbero proprio il vero volto di Gesù Cristo, e non un volto qualunque. Ricoluzionando quindi l’iconografia occidentale tradizionale. Intervistata dal quotidiano “Haaretz” ha dichiarato: “Ero al posto giusto, al momento giusto con la giusta angolazione di luce e ho visto all’improvviso gli occhi. Era il volto di Gesù raffigurato durante il suo battesimo”.
Quindi nel dipinto si vede il volto del Messia. Gesù aveva dunque una folta chioma corta, con capelli ricci. In più non aveva la barba e il suo naso era piuttosto lungo, posizionato in mezzo a due occhi molto grandi. A sinistra del Cristo è visibile un altro volto più grande, che potrebbe essere Giovanni Battista.
Rare painting of Jesus’ face discovered in ancient church in Israel’s Negev desert https://t.co/29y7mJIaZ5 pic.twitter.com/0oaIfBHQsl
— New York Post (@nypost) November 15, 2018
Grazie ad alcune foto ad alta risoluzione, scattate da Dror Maayan – marito della donna e fotografo professionista – è stato possibile fare ulteriori analisi al computer e delineare con più precisione i tratti del volto. E hanno dedotto che l’immagine potrebbe essere stata dipinta cinque secoli dopo la morte di Cristo.
La scoperta del gruppo dell’università israeliana di Haifa, coordinato da Emma Maayan-Fanar è stata anche pubblicata sulla rivista Antiquity. Gli studiosi sostengono che la scoperta è molto importante “perché appartiene allo schema iconografico di un Cristo dai capelli corti, che era diffuso in Egitto, in Siria e in Palestina, ma scomparso dalla successiva arte bizantina”.