530 anni dopo la scoperta dell’America, ci si chiede se la data che tutti conoscono legata alla storia di Cristoforo Colombo e alla scoperta che poi ha modificato completamente la storia a venire, in realtà non sia errata. E se invece il Nuovo Mondo fosse stato scoperto prima del 1492?
Di certo il 1492 è una data indimenticabile per la storia del mondo. In quel preciso anno infatti, Cristoforo Colombo navigatore genovese, ha scoperto quella terra che allora era sconosciuta al mono intero, ma forse la data non è poi così corretta.
Secondo uno studio condotto da Ruggero Marino, il primo viaggio condotto dal navigatore Colombo sarebbe da retrodatare rispetto alla data che noi tutti conosciamo grazie ai libri di storia.
Il 12 ottobre 1492 secondo tutti i testi scolastici è la data in cui Cristoforo Colombo ha scoperto il Novo Mondo, ovvero l’America e da allora diverse informazioni errate sul suo conto, così come per tanti altri grandi della storia, hanno iniziato a colonizzare la mente di molti diventando da dicerie in realtà secondo alcuni. Adesso sembra però che anche la data scritta su carta sia errata. Vediamo da vicino questo nuovo studio.
Per tutti nonostante le possibili modifiche di date rimarrà il sonoro urlo di Rodrigo de Triana: “Terrazza!”. Il 12 ottobre del 1492 intorno alle 2 di notte il marinaio spagnolo avvisava gli abitanti della caravella Pinta, in viaggio da più di un mese, di ciò che si stava palesando davanti ai suoi occhi. Sembra però che il viaggio identificato come il primo in realtà sia solo quello ufficiale.
L’ipotesi che la data che tutti conosciamo non sia veritiera è avvalorata da diversi studi. Non molto tempo fa infatti era stato condotto uno studio presso l’Università Statale di Milano. Dopo diverso tempo anche lo studioso Ruggero Marino ha deciso di fare chiarezza su questo grande punto interrogativo. Marino infatti da diversi anni ha dedicato la sua vita alla figura di Cristoforo Colombo, dando vita a saggi e un sito dedicato.
Secondo lo studio condotto proprio per rispondere a questa domanda che lascia senza parole in molti, Ruggero Marino ha decido di dedicare gran parte della sua vita alla figura del navigatore norvegese e fare finalmente luce su questi dubbi.
Sembra infatti sospetto che il navigatore abbia percorso la tratta che lo ha poi portato in America in così poco tempo e senza grosse difficoltà. Nonostante l’ardua tratta da attraversare, Colombo è arrivato troppo facilmente nel nuovo mondo. Queste le parole di Marino in un intervista fatta per Focus.
Intervistato da Osvaldo Baldacci, Marino si focalizza per avvalorare la sua tesi su un testo stampato intorno al 1507 a Venezia cin il titolo Chronica delle vite de’ pontefici et imperatori romani. Il libro che ha visto stampare solo 17 copie, fa riferimento ai viaggi condotti da Cristoforo Colombo nelle “Nove Indie” legati alla figura del Papa Innocenzo VIII.
Qui appare una incongruenza, in quanto questo papa morì prima della famosa data e invece sulla sua lapide venne riportata l’incisione “Novi orbis suo aevo inventi gloria”: “Nel tempo del suo pontificato la gloria della scoperta del Nuovo Mondo“. C’è da sottolineare che Papa Innocenzo VIII morì il 25 luglio 1492, mentre secondo i libri Colombo salpò il 3 agosto e la scoperta dell’America è stata riportata sotto il Pontificato dello spagnolo Alessandro VI.
Ma allora come mai diciamo che l’America è stata scoperta nel 1492? Secondo Marino è pura propaganda.
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