Una tragedia è avvenuta all’interno di un magazzino che conteneva forme di Grana Padano, in Lombardia, a restare vittima di un incidente un uomo di 75 anni.
L’uomo è rimasto sepolto sotto 25mila forme di formaggio. Dopo una notte di lavoro, i Vigili del Fuoco lo stanno ancora cercando. Cerchiamo di capire cosa è successo.
Un tragico incidente è accaduto a Romano di Lombardia, in provincia di Bergamo, all’interno di un magazzino. Un uomo di 75 anni, Giacomo Chiapparini, titolare dell’azienda del Grana Padano della zona, si trovava all’interno del suo magazzino quando il crollo di alcuni scaffali ha creato un effetto domino, portando con se tantissime forme di Grana che lì erano stoccate.
Il titolare era all’interno della struttura. Immediatamente arrivati i soccorsi, dopo una notte di inteso lavoro, i Vigili del Fuoco lo stanno ancora cercando, poiché stando a quanto riferito, l’uomo risulta disperso sotto 25mila forme di Grana Padano, lì cadute dagli scaffali.
All’interno del magazzino, il 75enne, al momento del crollo, stava lavorando su un macchinario per lo spostamento delle forme. Stando ad una primissima ricostruzione, l’incidente è avvenuto intorno alle ore 21 di ieri. L’eccessivo rumore della caduta di tantissime forme di formaggio ha allertato un dipendente che era lì in azienda che, recandosi nel magazzino a vedere cosa era successo, ha immediatamente dato l’allarme.
L’azienda del 75enne produce Grano Padano dal 2006, lavorando il latte dei proprio animali e commercializzando il formaggio in un punto vendita interno. Oltre al lavoro per salvare l’uomo che i Vigili del Fuoco stanno portando avanti da ore, sono in campo anche le forze dell’ordine per capire da cosa si sia originato il crollo del primo scaffale e, di conseguenza, a mò di effetto domino, anche di quello di tutti gli altri, provocando così la caduta delle 25mila forme che hanno, al momento, colpito l’uomo che si trovava all’interno.
Sul posto sono intervenuti una ventina di vigili del fuoco, coadiuvati nel loro lavoro di ricerca anche dai carabinieri, dalle unità cinofile e dagli uomini e dai mezzi del 118. L’area da perlustrare è molto vasta, circa 2mila metri quadri che i cani delle unità cinofile stanno setacciando piano piano alla ricerca di qualche traccia che possa ricondurre alla esatta posizione del 75enne al momento del crollo, in modo da poterlo trarre in salvo.
Anche se le speranze di trovarlo vivo sono tuttavia pressoché nulle per il quantitativo e il peso dei formaggi. Sono da capire, al momento, le cause che hanno portato al crollo di una struttura di scaffali così imponente. Tante sono le ipotesi in campo, dal guasto al sistema che movimenta le stesse forme e che il titolare del caseificio stava utilizzando, alla caduta da un primo scaffale delle forme che ha portato, poi, a un effetto domino.
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