Martedì sera intorno alle 22 il soffitto dell’Aula Magna della Facoltà di Lingue dell’Università di Cagliari è crollato, gli studenti protestano.
A poche ore dal disastro che ancora è in fase di accertamento da parte delle forze dell’ordine, gli studenti dell’ateneo hanno fatto sentire la propria voce per chiedere sicurezza negli ambienti di studio.
Martedì scorso intorno alle 22 il soffitto dell’Aula Magna è crollato su se stesso generando un’enorme nuvola di polvere e un rumore assordante.
Fortunatamente non ci sono state vittime né feriti poiché a quell’ora la struttura era completamente deserta, infatti l’ultima lezione si era conclusa intorno alle 20.
Diverse squadre dei pompieri sono accorse subito sul posto per verificare i danni e cercare fra le macerie eventuali feriti, anche grazie all’aiuto di cani e droni.
L’edificio si trova in via Trentino ed è molto frequentato dagli studenti, infatti questi riempivano le aule fino a poche ore prima del disastro e sono stati proprio loro a dare l’allarme assistendo al crollo dall’esterno.
Le forze dell’ordine hanno aperto le indagini per capire cosa possa essere successo e per far questo sono state raccolte diverse testimonianze e acquisita la documentazione relativa allo stato della struttura.
Terribile ciò che è avvenuto martedì sera poco prima delle 22, quando alcuni studenti hanno assistito al crollo dell’Aula Magna della Facoltà di Lingue dell’Università di Cagliari.
Le lezioni erano finite da circa due ore e solo per miracolo la scuola era vuota al momento del crollo. Una tragedia sfiorata che subito ha fatto inveire gli studenti per chiedere condizioni di studio adeguate in luoghi sicuri.
Sono stati proprio gli studenti dell’Università che dalla Casa dello Studente, vicina al luogo del disastro, hanno assistito al crollo dell’Aula Magna e hanno avvisato i Carabinieri.
Nonostante il rettore Francesco Mola abbia cercato di rassicurare e abbia dichiarato che non c’è stato nessun genere di avvisaglia di quanto stava per accadere, gli studenti non ci stanno e sono indignati per quella che poteva essere una tragedia se avvenuta poco prima.
Il crollo ha interessato l’Aula Magna e un’aula vicina utilizzata come laboratorio linguistico, entrambe ristrutturate di recente.
Eppure in alcune immagini diffuse sul web si vedono chiaramente delle crepe sul soffitto dell’Aula Magna, segno che qualcosa non andava, tuttavia nessuno poteva presagire una cosa simile.
I Vigili del Fuoco sono a lavoro per cercare di capire le cause del cedimento, in modo da poter prevenire eventuali altri crolli in altre zone dell’ateneo.
Questi controlli sono necessari per garantire la sicurezza di coloro che studiano e lavorano all’interno dell’Università, che smetterà di svolgere attività fino a quando le autorità la dichiareranno di nuovo agibile.
Mola ha riferito che in precedenza non sono mai stati segnalati problemi strutturali e quindi resta per ora un mistero la causa del crollo.
Si fa forte intanto il grido disperato degli studenti che fin dalle prime ore di questa mattina hanno occupato le aule della Facoltà Umanistica accompagnando la protesta con cori come:
“Assassini”
“vergogna”
“a morire ci andate voi”.
I ragazzi hanno sottolineato che questo episodio manda in macerie anche il loro diritto allo studio in condizioni adeguate. Intervistati, alcuni studenti hanno riferito che la situazione strutturale dell’Università cagliaritana fa paura, al contrario di quello che dice il rettore.
“non è la prima volta che succede e adesso abbiamo paura a tornare in questo stabile perché abbiamo paura di nuovi crolli. non possiamo rischiare la vita per andare a studiare”.
ha affermato un partecipante al corteo.
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