Il decimo componente del Csm sarà dunque Felice Giuffrè, quota Fratelli d’Italia. L’ordinario di diritto pubblico in sostituzione di Giuseppe Valentino.
La votazione del Parlamento per eleggere il membro laico si è conclusa a favore di Felice Giuffrè, che con 420 voti entra a far parte del Csm – in quota FdI.
Il Parlamento riunitosi nella giornata di oggi, 19 gennaio, ha votato Felice Giuffrè come membro laico del Csm. Sono stati 420 i voti a favore dell’ordinario di diritto pubblico a Catania, il quale nome è stato fatto sempre da Fratelli d’Italia in extremis, in sostituzione di Giuseppe Valentino.
Il nome di Giuffrè era stato avanzato durante le scorse sedute proprio al posto di Valentino costretto a ritirare la sua nomina dopo le fughe di notizie, sul suo presunto coinvolgimento nel processo di ‘Ndrangheta chiamato Gotha, arrivate il giorno dell’arresto di Matteo Messina Denaro.
La scorsa seduta ha inoltre dato alla luce gli altri nove membri del Consiglio Superiore della Magistratura, e in quel caso Giuffrè non era riuscito a superare i tre quinti della maggioranza del Parlamento.
Pare sia stato Sergio Mattarella a premere per la convocazione di un’altra seduta, in modo tale una volta completato il Consiglio da rendere subito operativo il Csm. Una mossa sicuramente mirata a velocizzare le tempistiche in modo da rendere operativi già per la prossima i distretti giudiziari e Cassazione.
Il caso relativo a Giuseppe Valentino ha fatto molto discutere in maggioranza in queste ore. Il penalista calabrese, ex sottosegretario alla Giustizia, era stato indicato da Fratelli d’Italia da giorni come persona su cui puntare proprio per la vicepresidenza. Nessuno inoltre aveva avuto nulla da ridere, ma proprio durante le prime fasi di votazione – nella scorsa seduta parlamentare – a Montecitorio improvvisamente si sono ricordati come Valentino sarebbe coinvolto in un processo di ‘Ndrangheta.
Nel processo chiamato “Gotha” il penalista sarebbe stato nominato da un collaboratore di giustizia lo scorso anno, e dunque la notizia che ha preso piede proprio durante la votazione ha scatenato il caos. Prima i pentastellati avevano fatto sapere di non avere intenzione di votarlo, e dunque un accordo che sembra saltare tra maggiorana e opposizione.
La notizia inoltre è arrivata il giorno dell’arresto di Matteo Messina Denaro, mettendo non poco in imbarazzo una Giorgia Meloni che nel frattempo si era precipitata a Palermo per annunciare che “con la criminalità organizzata ci sarà lotta senza quartiere”.
Lo stop al voto, poi la notizia: Valentino rinuncia a candidarsi, parlando di macchina del fango nei scuoi confronti. Intanto i parlamentari FdI e molti della maggioranza si erano già espressi. Ma ecco che arriva l’invito a votare per Felice Giuffrè, altro nome proposto da Fratelli d’Italia, docente di Diritto Pubblico a Catania.
Gli altri membri eletti sono stati sempre in quota Fratelli d’Italia Daniela Bianchini e Rosanna Natoli, con 519 voti, Isabella Bertolini con 521 coti, Roberto Romboli per il Pd invece, il più votato con 531 voti, e quello che ne ha ottenuti di meno proposto da Azione-Italia Viva Ernesto Carbone, con 399 preferenze. Eletti anche per la Lega Fabio Pinelli con 516 voti, Claudia Eccher con 519 voti e dai Cinque Stelle Michele Papa, con 506 voti.
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