Csm, giudice finge il furto del cellulare per coprire il tradimento alla moglie

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Un giudice della Corte Superiore della Magistratura sarebbe sotto indagine per simulazione di reato, avrebbe detto di aver subito il furto del cellulare pur di non far scoprire il tradimento alla moglie. Salvare la vita coniugale e quella da amante a costo del lavoro, così Lucio Aschettino, presidente della quinta sezione del Csm sarebbe stato denunciato dalla procura di Perugia e su di lui sembra sia stato anche aperto un fascicolo alla sezione disciplinare del Csm.

Aschettino avrebbe inviato per sbaglio alla moglie, un messaggio indirizzato alla presunta amante, per uscire dalla spiacevole situazione ha pensato bene di mentire e di denunciare il furto o l’accesso non autorizzato al suo cellulare. I carabinieri hanno però verificato che non era stato commesso alcuna violazione. Una vicenda privata che ha però superato le mura del Csm, dopo aver alimentato le dicerie tra i corridoi della Corte. Il vicepresidente Giovanni Legnini in un comunicato è dovuto intervenire per chiarire la vicenda: “A seguito di richieste di chiarimento formulate da vari colleghi e l’esito di verifiche non risulta pendente alcun procedimento penale o disciplinare a carico di componenti del Csm”.

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