Cuba: terribile incendio scoppiato a Matanzas. Circa 25 persone ricoverate in ospedale, ma secondo le autorità sarebbero almeno un centinaio i feriti. Mentre un uomo di 60 anni ha perso la vita a causa delle fiamme.
L’incendio che ha caratterizzato la periferia di Matanzas è divampato venerdì scorso a causa di un fulmine che ha colpito un impianto di uno degli 8 depositi di carburante.
Attualmente la situazione è disastrosa, le autorità faticano a domare le fiamme e numerose sono le persone rimaste ustionate.
Venerdì scorso è divampato un enorme incendio a Cuba, precisamente a Matanzas, cittadina situata a 100 chilometri dall’Avana. Il Rogo è divampato a causa di un fulmine che ha colpito l’impianto di un deposito di carburante.
Circa 5.000 persone sono state sfollate, 16 i dispersi. Il bilancio delle vittime per ora si ferma a uno, un pompiere di 60 anni.
Invece 25 persone sono state ricoverate in ospedale, anche se secondo le autorità, almeno un centinaia sarebbero i feriti.
Il governatore della provincia, Mario Sabines, ha comunicato tramite la tv di stato che l’incendio ricopre un’area molto vasta, proprio per questo è estremamente complicato gestirlo.
Anche il vice capo dei vigili del fuoco, Alexander Avalos Jorge, ha affermato che la difficoltà nel domare il fuoco sta anche nel fatto che l’incendio sta innescando una reazione a catena tra gli 8 depositi di carburante che interessano l’area.
Attualmente impiegati un gran numero di soccorsi provenienti anche dal Messico e dal Venezuela.
Anche il papa ha inviato una preghiera per le vittime e tutte le persone coinvolte nel rogo.
Matanzas continua a bruciare e, come riportato da Panorama, le associazioni per i diritti umani accusano le istituzioni.
“Nessuna fatalità, mancano investimenti nella manutenzione e l’emergenza è stata affrontata mandando ragazzi allo sbaraglio”.
Infatti ciò che è stato maggiormente criticato è stato proprio il metodo di gestione dell’enorme incendio. A quanto pare i vigili del fuoco, invece di utilizzare la schiuma, hanno utilizzato l’acqua permettendo alle fiamme di estendersi ancora di più.
Infatti proprio per le difficoltà nei metodi di gestione, il governo di Cuba è stato costretto ad accettare l’aiuto degli Stati Uniti, del Messico e del Venezuela.
Inoltre Panorama ha riportato che gli attivisti per i diritti umani ritengono che il problema sia alla base e che riguardi dunque la manutenzione degli impianti.
Infatti gli attivisti sostengono che ciò che è accaduto a Matanzas sia il frutto di una serie di problematiche accumulate e mai risolte dal regime.
Concludendo con il dire che purtroppo chi risente di queste scelte errate del governo sono sempre i cittadini, che non hanno il diritto di decidere nulla.
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