Le cause della morte del carabiniere italiano morto a Cuba non sarebbero riconducibili al Vaiolo delle scimmie. L’autopsia avrebbe rivelato una broncopolmonite.
L’uomo si era contagiato lo scorso 20 agosto, la notizia era arrivata direttamente dal ministero della Salute cubana. L’autopsia su Germano Mancini però, carabiniere morto mentre si trovava in vacanza, non fa cenno del Vaiolo delle scimmie tra le cause del decesso.
Carabiniere morto a Cuba: “Broncopolmonite da germe sconosciuto”
Lo scorso 20 agosto le autorità dell’Avana aveva informato della positività al Vaiolo delle scimmie. Così la morte del carabiniere italiano deceduto il giorno successivo, che si trovava a Cuba per vacanza, era stata ricollegata proprio al monkeypox. Il comandante della stazione dei carabinieri di Scorzè (Venezia) però, non sarebbe morto secondo quanto reso noto nelle ultime ore, a causa del Vaiolo.
Il corpo di Germano Mancini, 50 anni, è stato sottoposto all’autopsia nella giornata di ieri. Dalle analisi – come si legge su Il Gazzettino – il medico cubano non avrebbe dunque trovato segni dell’infezione come cause relative al decesso.
La morte del militare, si legge nelle dichiarazioni dei sanitari dell’Avana, sarebbe riconducibile a una broncopolmonite. “Germe sconosciuto, danni agli organi” è quanto emerge dalle carte sanitarie, ma ancora nessun riferimento al Vaiolo delle scimmie.
Vaiolo delle scimmie: Germano Mancini era stato il primo caso a Cuba
Lo scorso 20 agosto Germano Mancini era stato il primo caso di Vaiolo delle scimmie certificato a Cuba. In quel caso le autorità locali non avevano rivelato il nome del paziente, facendo sapere che quest’ultimo si trovava ricoverato all’Avana in condizioni gravi. Le dichiarazioni non erano andate oltre al fatto che si trattasse di un turista italiano, in vacanza, e che aveva affittato una casa nella capitale.
Nella prima nota si era diffusa la notizia che il paziente, in condizioni critiche, era stato ricoverato d’urgenza in terapia intensiva, e che si trovava sull’isola dal 17 agosto.
Ma il 21 agosto il ministero della Salute, che aveva dato la notizia del contagio il giorno prima, aveva annunciato la morte del carabiniere, dandone inoltre la colpa proprio al Vaiolo delle Scimmie.
Da quanto si apprende adesso, vista la prima comunicazione che aveva dato come cause del decesso il conteggio al vaiolo, la moglie del carabiniere avrebbe chiesto ulteriori accertamento. Il legale della famiglia potrebbe dunque richiedere una nuova autopsia alle autorità italiane. Guido Simonetti ha informato inoltre, come riporta sempre il Gazzettino, che la salma di Mancini è adesso in Italia, in provincia di Venezia a Noale.