Un cucciolo di cigno in Cina, nel lago Sanmenxia, avrebbe tentato “il suicidio”. Lo avrebbe testimoniato una foto inviata da una donna ad un giornale locale. L’animale immerge più volte la testa nell’acqua, fino a quando l’azione non gli risulta fatale. Da quanto hanno raccontato alcuni testimoni, sembrerebbe che l’uccello, piuttosto giovane, avesse assistito da poco alla morte di un cigno adulto, presumibilmente la madre o il padre. Dopo la morte dell’altro esemplare, il cigno avrebbe più volte cercato di sbattere il capo contro il ghiaccio, per poi seppellire l’animale deceduto.
C’è chi lo avrebbe sentito emettere suoni di dolore. Sembrava molto afflitto, avrebbe sbattuto le ali con foga e alla fine sembrava essersi calmato. La donna ha raccontato che teneva la testa sott’acqua e, dopo un po’, sarebbe morto. Gli esperti hanno fatto diverse ipotesi, anche in merito ai suicidi accertati in ambito animale. L’etologia è ricca di esempi di animali che si lasciano morire. Tuttavia nessuno può sapere se si tratti di una scelta consapevole o se il tutto obbedisca ad un istinto dettato da un’esigenza di salvaguardia della specie. Le interpretazioni sono varie, anche perché la coscienza e la consapevolezza della morte sono due caratteristiche del grado di evoluzione della specie. Alcuni esperti affermano che la maggior parte degli animali non sia in grado di comprendere il senso della morte. A volte si può rischiare anche di essere soggetti a facili interpretazioni e a proiettare sugli animali quello che invece può capitare fra noi umani.
Comunque i casi non mancano. Basti pensare, per esempio, alle termiti dette “kamikaze”, che, per impedire l’aggressione del nido, fanno esplodere il loro addome, schizzando un liquido repellente che colpisce gli aggressori. Fra i casi attestati anche quello di alcune farfalle che, per attirare l’attenzione dei predatori e distoglierla dagli esemplari più giovani, si lasciano cadere a terra, sbattendo le ali, fino a morire. Il suicidio nel mondo animale rimane un mistero. Alcuni esperti avanzano l’ipotesi anche del disagio mentale che potrebbe colpire alcune povere bestioline. Tuttavia le spiegazioni non sono molte. La storia del cigno che “si è tolto la vita”, accaduta in Cina, si aggiunge all’elenco di tutti quei fenomeni della natura che non è facile comprendere.