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Gianni Cuperlo alla riunione della Direzione del Pd ha criticato il premier per la vicenda Tempa Rossa, e rivolgendosi proprio a Matteo Renzi, non ha risparmiato l’affondo sulla politica economica del governo e sulla conduzione del partito. Alla Direzione del Pd, rivolto al segretario, Cuperlo ha concluso il suo intervento con una stoccata: ”Sento il peso di stare in un partito che sembra aver perso le proprie ragioni. Mi è sembrato giusto dirtelo come piace a te: In faccia“.
A proposito del caso Tempa Rossa, Cuperlo chiarisce: ”Non basta che tu abbia rivendicato la decisione dell’emendamento. Il punto è la catena decisionale”, perché nel merito questa è ”un campo che investe il modello di sviluppo. La questione non è una telefonata, ma il processo decisionale, il ruolo del Parlamento e anche il ruolo del nostro partito”.
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Poi è il momento della critica alla politica economica del governo che ”mostra un limite nell’impianto”. ”Nel merito e nel metodo, non guidi le riforme che servono a un paese in crisi come il nostro”. ”Tu hai scommesso sulla defiscalizzazione che è diverso dagli investimenti pubblici, che hanno un moltiplicatore molto più alto” in termini di sviluppo e occupazione.
L’esponente della minoranza ha poi passato al setaccio le parole di Renzi sulle riforme e sul referendum: ”Ancora l’altro ieri hai usato la riforma costituzionale come non si deve usare: hai detto che le opposizioni tentano di bloccarle ma a ottobre saranno spazzate via. E chi dovrebbe rimanere dopo? Pensi di dare una democrazia piu’ solida? Così quando ci sarà un’altra maggioranza si sentirà autorizzata a cambiare la costituzione. Il referendum non è il tuo referendum, ma è un referendum per superare il bicameralismo. Piu’ lo personalizzi piu’ aumenti i motivi didissenso anche dentro il tuo partito“.
E sempre durante la riunione della direzione PD del 04-04-2016, Cuperlo ha poi concluso: ”Hai chiesto il voto per fare il segretario ma non lo stai facendo e spingi qualcuno a uscire. Ed io sento il peso di stare in un partito che sembra aver perso le proprie ragioni”. ”Matteo penso che tu sia profondamente onesto e appassionato per la politica. Ma non ti stai mostrando all’altezza del ruolo che ricopri, ti manca la statura del leader anche se coltivi l’arroganza del capo”