Curiosità sulla vita e sulle opere di Vincent van Gogh

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Il genio dell’olandese Vincent van Gogh fu compreso, valutato ed apprezzato solo dopo la sua morte avvenuta nel 1890. E forse è proprio per questo che nei decenni successivi la sua figura è stata in qualche modo mitizzata e la sua biografia raccontata spesso attraverso i suoi stessi ritratti. Anche tra gli ammiratori più appassionati, però, non tutti conoscono i fatti e le vicende più particolari e curiose che hanno visto Van Gogh come protagonista. In effetti, alcuni aspetti della vita di questo grande artista sono letteralmente abusati, un esempio è la storia che ruota intorno al suo orecchio mutilato, o il suo particolare uso del colore e del pennello, o ancora le misteriose malattie che lo perseguitarono e che oltre 150 psichiatri provarono a definire. Per chi ha fame di storia, e di Van Gogh, ecco che in occasione del 125esimo anniversario della morte, l’Olanda rende omaggio con un evento cinematografico unico che sarà trasmesso in tutto il mondo contemporaneamente in una sola data, il 14 aprile 2015.

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Vincent van Gogh: un nuovo modo di vedere, lo straordinario film girato da David Bickerstaff è il frutto di due anni di lavoro in collaborazione con i curatori del Museo Van Gogh di Amsterdam. Ed è proprio questo uno dei regali agli spettatori del film, che verranno accompagnati in un viaggio spettacolare tra le gallerie e i magazzini del museo, che normalmente non vengono mostrati ai visitatori. Con questo film il pubblico potrà godere di una visita esclusiva e privilegiata tra capolavori iconici, annotazioni e disegni di van Gogh.

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Con questo film, che uscirà nelle sale italiane in contemporanea mondiale il 14 aprile 2015, potremo scoprire ancora maggiori informazioni sul tormentato artista che, come dice lo stesso regista David Bickerstaff: ‘‘… Non era un pazzo o un genio solitario: era un uomo di pensiero profondo, desideroso di comprendere l’essenza del fare arte. Attraverso le sue lettere si capisce che aveva fame di interagire con il mondo, in particolare con la natura e con le persone comuni, quelle della vita di tutti i giorni’’.

E parlando di lettere, come non ricordare quella del dicembre 1881, in cu scrive al fratello: “Theo, sono molto felice quando dipingo e posso dirlo dopo non aver fatto altro nell’ultimo anno. La mia vera carriera nella pittura sta iniziando ora. Non pensi che dovrei seguire questa passione?’’ In soli 10 anni, da quando aveva 27 anni a quando morì, l’artista prolifico realizzò più di 900 dipinti e 1100 disegni seguendo quella tendenza maniacale che in molti attribuirono all’ipergrafia.

Ecco alcuni fatti poco conosciuti della vita di Vincent van Gogh.

  • Anna Cornelia Carbentus partorì Vincent van Gogh a Groot-Zundert, in Olanda il 30 marzo 1853.
  • Il padre di Vincent era il reverendo Theodorus van Gogh.
  • Il piccolo fu chiamato come il fratello che era morto un anno prima della sua nascita e da bambino era serio, silenzioso e riflessivo.
  • Nella sua vita fu amico di Paul Gauguin, un altro celebre artista, ma prima di dedicarsi alla pittura, Vincent van Gogh si impegnò ad essere pastore della Chiesa riformata olandese, seguendo le orme di suo padre, e per questo fu anche missionario.
  • Da artista, non potendosi pagare i modelli, dipinse contadini e poi fiori, paesaggi e se stesso.
  • Da notare che l’artista era completamente autodidatta ed ebbe davvero molto poca formazione. A sostenerlo economicamente durante tutta la sua vita fu il fratello, Theo.
  • Più di centocinquanta psichiatri hanno cercato di diagnosticare la causa di malattie di Vincent van Gogh: alcuni hanno stabilito che era affetto da schizofrenia, porfiria, da sifilide, da disturbo bipolare, e da epilessia.
  • Van Gogh è considerato un post-impressionista.
  • Van Gogh è diventato famoso solo anni dopo la sua morte.
  • L’opera più famosa di Vincent van Gogh è Notte stellata, creata durante il soggiorno in un manicomio di Saint-Rémy-de-Provence, Francia.
  • Esistono diverse canzoni dedicate a Van Gogh: la più famosa è “Vincent” di Don McLean, che tutti però conoscono come “Starry Starry night” per via del ritornello. In Italia tre cantautori hanno voluto omaggiare il pittore con una canzone: Roberto Vecchioni, Francesco De Gregori e Caparezza.
  • Esistono molti film che omaggiano Van Gogh. Uno dei più suggestivi è “Sogni”, in cui il regista giapponese Akira Kurosawa immagina un dialogo fra il suo alter ego cinematografico e il grande pittore.

Molte altre curiosità saranno svelate dal film Vincent van Gogh: un nuovo modo di vedere, nelle sale il 14 aprile 2015.
In molti lo chiamavano ‘pazzo’, ma chi era veramente Van Gogh? Lo scopriamo attraverso il capitolo a lui dedicato nel ciclo La Grande Arte sul Grande Schermo, una serie di produzioni distribuite in esclusiva per l’Italia da Nexo Digital, promosse in collaborazione con NanoPress.it e MYmovies.it, e consigliata da Sky Arte HD.

Con il film Vincent van Gogh: un nuovo modo di vedere, riusciremo a conoscere molte cose in più del grande artista, perché con la visione ci si assicura non soltanto un tour cinematografico nel Van Gogh Museum di Amsterdam, ma anche una sorprendente scoperta della vita più nascosta e delle curiosità ancora non svelate su Vincent van Gogh. Prenotate subito un posto in sala, il film verrà proiettato in contemporanea mondiale solo il giorno 14 aprile 2015.

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