Curiosità sulle scarpe che pochi conoscono

[fotogallery id=”2029″]

Tutti pazzi per le scarpe? Le curiosità sulle scarpe non sono mai troppe, visto che questi oggetti così utili rappresentano una delle più grandi passioni delle donne, ma non solo! Anche gli uomini subiscono il fascino delle scarpe. Le scarpe parlano di noi. La scelta di un paio di calzature dice molto sulla personalità di chi li indossa. Così come per lo stile nell’abbigliamento o nella scelta dei colori o degli accessori da indossare, anche per le calzature possiamo riproporre il motto dimmi che scarpe indossi e ti dirò chi sei. Scoprite insieme a noi alcune curiosità sulle scarpe che pochi conoscono.

Le scarpe nei vari continenti

Già in tempi remoti, i nostri antenati impararono a scoprire i vantaggi pratici delle scarpe e ogni popolo ha cercato con il tempo di sviluppare idee innovative al proposito. L’uso delle calzature, infatti, è da sempre noto ai popoli di tutti i continenti, a eccezione dell’Oceania, in cui fu introdotta dagli europei. Gli Africani indossano i sandali, nel loro costume tradizionale anche se nelle regioni settentrionali e orientali dell’Africa la cultura arabo-islamica ha introdotto la pantofola o lo stivale di cuoio morbido, entrambi diffusi nell’Asia sudoccidentale. In Asia centrale e settentrionale la calzatura tipica è lo stivale, che può essere di cuoio, di feltro o di pelliccia. Tale scarpa è stata diffusa dai Mongoli fino in Cina. Qui è molto usato il sandalo di paglia. Il tipico zoccolo ad assicella sollevata dal suolo s’incontra in Giappone, Indonesia, India, e in Africa orientale. L’America precolombiana conosceva il mocassino e il sandalo-ghetta nelle regioni settentrionali, e particolari tipi di sandali nel Messico, nella regione andina e in qualche parte dell’Amazzonia.

La storia delle scarpe

Dalla Turchia si diffuse in Europa la scarpa a punta sottile, ricurva e lunghissima (12° secolo). Molto successo ebbe poi nel Rinascimento la scarpa a ‘zampa d’orso’, a pianta larga o a intagli. Ma nel 17° secolo si indossavano scarpe a pianta quadrata. Scarpe femminili stravaganti furono le cioppine veneziane del Rinascimento, molto alte con ‘suole’ di cuoio anche di un metro, e le pantofole cinesi con tacco a piedistallo al centro della suola, che impedivano alla donna di camminare da sola. L’origine dell’industria calzaturiera italiana risale alla fine del 19° secolo con l’introduzione a Venezia di macchine provenienti dagli USA, che ne detenevano il monopolio.

Differenze tra scarpe maschili e scarpe femminili: i tacchi

Punte e tacchi sono le parti delle scarpe che hanno cambiato design con il passare del tempo. Fino al 18° secolo le scarpe con il tacco venivano indossate sia dagli uomini che dalle donne. I tacchi, dalla metà del 19° secolo divennero più d’uso femminile, ma inprecedenza rano già conosciuti ai macellai d’Egitto, che indossavano calzature con il tacco alto per non sporcarsi col sangue che colava a terra. Le popolazioni Mongole se ne servivano per cavalcare più comodamente. Ma le scarpe non erano solo funzionali: nei sec. 17°-18° i nobili francesi, che si distinguevano socialmente con l’alta statura, indossavano tacchi rossi. Tale uso cessò con la Rivoluzione. Particolare curioso da sapere: nel quattrocento a Venezia le donne indossavano le cioppine veneziane, ovvero zeppe talmente vertiginose che il Maggior Consiglio della Serenissima si vide costretto addirittura a legiferare per stabilirne l’altezza massima (alcuni modelli erano alti fino a un metro!).

Scarpe ed erotismo

Secondo il sessuologo Emmanuele A. Jannini, in un’epoca in cui maschi e femmine rubano gli uni dall’armadio delle altre, “la scarpa è rimasta l’ultimo avamposto della femminilità“. Per le donne sono l’oggetto del desiderio e irresistibili armi di seduzione, mentre in genere, gli uomini provano un interesse fortemente erotico per tale oggetto. Con la scelta delle scarpe, dunque, una donna rivela parte di sé: per capire meglio la sua personalità, e quindi per conquistarla, basta osservare con attenzione cosa ha calzato ai suoi piedi. Uomini, sappiate anche che il 17% delle donne (2.400 intervistate tra i 30 e i 56 anni d’età) pensa che un brutto paio di scarpe possa essere la causa di una separazione!

Scarpe e personalità

Scarpe che passione. Dagli anfibi alle sneaker, le scarpe sono autentiche icone dello stile, del gusto e della cultura contemporanea. E soprattutto son un ottimo bigliettino da visita. Occorre una buona dose di sicurezza in se stesse per indossare un paio di sneaker, mentre le fan del tacco dodici sono soggetti molto femminili, ma anche decisamente imprevedibili. Le donne che amano la spontaneità indosseranno con piacere le infradito, mentre le più ingenue sceglieranno un paio di ballerine. I mocassini indicano astuzia e i sandali allegria. Se amate gli stivali probabilmente siete volubili. Ma le vere mangia-uomini sono le amanti delle zeppe, che sono donne in media più aggressive di coloro che indossano con piacere i tacchi a stiletto. In definitiva, le donne che amano indossare tacchi alti sono soggetti femminili e soggetti a mutevolezza, mentre le donne seduttrici usano soprattutto le zeppe, simbolo di aggressività e di dominio più “estremo”, persino del sensualissimo stiletto.

Impostazioni privacy