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Curriculum dello studente: con la riforma della scuola di Renzi arrivano le materie facoltative


Con la riforma della scuola arriverà anche il curriculum dello studente. I ragazzi delle superiori potranno scegliere fra materie obbligatorie e facoltative, in modo da personalizzare il loro percorso di studi. Secondo quanto ha dichiarato la senatrice Francesca Puglisi, responsabile scuola della segreteria PD, questa strategia sarebbe rivolta a fare in modo che gli studenti seguano le loro personali inclinazioni. Si potrà rompere la rigidità dell’orario settimanale uguale per tutti gli studenti, offrendo degli strumenti che dovranno servire ad orientarsi meglio.

Il ministro Stefania Giannini, aiutata dal sottosegretario Davide Faraone, sta mettendo a punto una serie di misure urgenti da approvare prima che venga avviato il prossimo anno scolastico. Fra le prime norme un decreto per l’assunzione di tutti i precari della scuola inseriti nelle graduatorie ad esaurimento e la conseguente definizione dell’organico funzionale degli istituti scolastici. Ma c’è di più.

Il curriculum dello studente

L’idea del curriculum dello studente rientrava in una proposta che aveva avanzato anche l’ex ministro Letizia Moratti ed è stata superata poi dalla riforma Gelmini. Il tutto riguarderà in maniera particolare la scuola secondaria di secondo grado. L’obiettivo è quello di puntare sull’autonomia scolastica e di creare un vero e proprio collegamento fra scuola e territorio, per dare la possibilità agli studenti di trovare l’opportunità di sperimentare talenti, anche nel senso di un migliore e più concreto inserimento nel mondo lavorativo.

Con l’assunzione dei precari della scuola, gli istituti saranno dotati di più professionalità, che serviranno a disegnare nuovi curricoli. Oltre agli insegnanti necessari per le ore di lezione delle singole classi, ci saranno altri insegnanti che avranno la facoltà di restare a disposizione anche per attivare nuove discipline e per soddisfare le esigenze organizzative della scuola. La proposta, avanzata proprio dalla senatrice Francesca Puglisi, è stata approvata in commissione cultura al Senato lo scorso 14 gennaio.

Adesso è finita in un decreto legge che è ancora in fase di definizione e dovrebbe poter entrare in vigore già dall’1 settembre di quest’anno. In questo modo gli studenti avranno l’opportunità di personalizzare il loro percorso di studi, sempre rispettando l’orientamento dell’indirizzo scelto, per orientarsi meglio, anche in vista della continuazione degli studi e della facoltà universitaria da scegliere.

Giorgio Rini

Giorgio Rini è stato collaboratore di Nanopress dal 2014 al 2017, occupandosi principalmente di politica, cronaca e spettacoli.

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